Si fruga in tasca, e con un fazzoletto di stoffa si asciuga gli occhi
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Quando ti capita di vedere queste scene ti senti male, stai male dentro, fin nelle viscere.
Una volta erano i ragazzi, studenti che cercavano di raggranellare qualcosa o extracomunitari al primo impatto con una realtà nuova, che mettevano la pubblicità nelle cassette postali.
Ora non più.
La persona che vedete non è un ragazzo (ha più o meno la mia età) ma probabilmente è lontano ancora alla pensione, se ne ha diritto. Non è un extracomunitario. La sua borsa di cuoio a tracolla e la busta di plastica ormai sono vuote dei depliant pubblicitari, forse li ha finiti al condominio difronte al quale ero in sosta. Li ha finiti ed ancora è presto. La sua giornata lavorativa è forse finita alle prime ore della mattina. Se ne va con passo incerto fra la nebbia, si tira la visiera del cappellino sugli occhi, forse si vergogna, si fruga in tasca, ma ne esce un fazzoletto di stoffa e si asciuga gli occhi. La sua giornata è ancora lunga, sono lunghe le giornate specialmente quando non si sa cosa fare.