DI MARINA POMANTE
Nel pomeriggio di oggi due forti esplosioni sono deflagrate a 15 min di distanza a Beirut, una al porto e l’altra nel centro della città, nelle vicinanze della residenza dell’ex primo ministro Sa’ad Hariri, sembra che in questa settimana sia atteso il verdetto del Tribunale speciale per il Libano istituito dalle Nazioni Unite per far luce sull’omicidio dell’ex primo ministro Rafiq Hariri, il padre di Sa’ad, ucciso in un attentato il 14 febbraio del 2005.
La notizia è stata data dal sito libanese Daily Star,
Ghada AlSharif giornalista del sito ha postato sul proprio account Twitter le immagini degli uffici investiti dalla deflagrazione. E sembra che ci siano decine di feriti.
Dalle prime ricostruzioni, invece sembrava che ci fosse stato un incidente in un magazzino, ma l’ipotesi poi non è stata confermata. L’onda d’urto della potente deflagrazione ha investito una vasta area della città, distruggendo diversi edifici.
In un primo momento si parlava di un’unica potente esplosione nel centro della capitale libanese sovrastata poi da una colonna di fumo sopra tutta la città. La gente era scesa in strada ed in tutta l’area c’erano vetri in frantumi. Notizia confermata anche l’ANSA.
C’è di fatto, un bilancio provvisorio dell’esplosione, e secondo quanto riferisce l’emittente satellitare “Al Arabiya”, sono confermate decine di feriti. L’esplosione è avvenuta all’interno del settore 12 del porto di Beirut, in un silos di grano, lo riferisce l’agenzia di stampa “Nna”. Altre fonti invece riferiscono che l’esplosione è avvenuta in un magazzino di petardi.
La forte esplosione di un grande edificio è documentata da numerosi video che circolano sui social network, ed è avvenuta subito dopo l’alta colonna di fumo già ben visibile all’orizzonte. Ancora prima fonti stampa citate dal sito informativo “Lebanon 24” hanno riferito di una forte esplosione avvenuta a Beirut, capitale del Libano, davanti all’ingresso di Bayt al Wasat, sede del partito Al Mustaqbal. Secondo quanto dichiarato dall’emittente “Lbci”, Saad Hariri, leader di Al Mustaqbal ed ex capo del governo, “sta bene e prosegue i suoi contatti”. In questo momento non sono ancora chiare le cause dell’esplosione.
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