CORONAVIRUS, DATI ALTALENANTI. CONTE AL LAVORO SULLA RIAPERTURA DEI BAR, RISTORANTI E PARRUCCHIERI

DI MARINA POMANTE

L’altalenanza dei dati sul contagio in Italia del coronavirus, oggi è tangibile. Dal bollettino della Protezione civile, sono 214.457 persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2, 1.444 persone in più rispetto a ieri con una crescita dello 0,7%). Di queste 29.684 oggi sono decedute +369,+1,3% e 93.245 sono state guarite o dimesse, +8.014 +9,4%. Attualmente i soggetti sicuramente positivi sono 91.528, -6.939 rispetto a ieri, il conto sale a 214.457 se nel conteggio vengono inclusi anche i morti e i guariti, considerando così tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia).
Numeri che forse avrebbero bisogno di una valutazione diversa. Oggi destabilizza di nuovo il numero dei deceduti mentre il trend positivo lo abbiamo sui nuovi contagiati. Dovremmo spostare l’asse di attribuzione dell’epidemia cercando di muoversi su una nuova statistica che guarda un periodo che può andare da una settimana o una quindicina di giorni. Ovvio che non cambia il dolore che comporta giornalmente le vittime, ma ai fini di contenere l’equilibrio e il trend positivo, avremmo una percetuale meno altalenante.
Un dato importante e che i pazienti ricoverati con sintomi sono 15.769 (-501 rispetto a ieri) e di questi 1.333 sono in terapia intensiva (-106, -6,6% rispetto a ieri ; ieri il calo era stato -52) mentre 74.426 sono in isolamento domiciliare fiduciario.

Il governo intanto è al lavoro su una norma per garantire la fornitura di mascherine gratis a chi sia in difficoltà economica. Lo spiegano fonti ministeriali. Della misura si sarebbe discusso negli ultimi vertici di maggioranza: per l’intervento dovrebbero essere stanziati fondi ad hoc nel decreto di maggio. Oggi circa 50 commercianti, in rappresentanza di 2mila attività, hanno manifestato di fronte all’Arco della Pace, a distanza di sicurezza e con mascherine. All’esecutivo hanno chiesto regole chiare per la riapertura e sostegni economici più rapidi, per non rischiare la chiusura definitiva. Alla fine sono stati multati per assemnramento.

Mentre si fa sempre più palpabile l’apertura anticipata dei bar ristoranti e parrucchieri. Dipenderà dalle regioni e dal trend dei contagiati