LE NOTIZIE DEL GIORNO 6 maggio 2020

DI MARINA POMANTE

Le notizie del giorno 6 maggio 2020

 

Usa. Oltre 71mila decessi. Trump: “Riaprire subito anche a costo di più morti” Con le riaperture alcuni saranno duramente impattati “ma dobbiamo riaprire la nazione e dobbiamo farlo presto”, ha dichiarato il tycoon nel corso dell’intervista all’Abc. Sarà smantellata la task force di Fauci. In Usa il numero di casi di coronavirus ha superato quota 1,2 milioni (1.202.246 per l’esattezza), mentre i decessi sono quasi 71.000: solo nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati 2.333. E’ quanto emerge dai dati della John Hopkins University. “L’America deve ripartire dopo i lockdown per il coronavirus anche se ci saranno dei morti”. Lo ha detto il presidente Donald Trump parlando in Arizona. Con le riaperture alcuni saranno duramente impattati “ma dobbiamo riaprire la nazione e dobbiamo farlo presto”, ha dichiarato il tycoon. “Nel mio modo di vedere, i grandi cittadini del nostro paese sono per certi versi, per molti versi, dei guerrieri”, ha rimarcato il presidente. In un’intervista alla Abc, Trump ha ribadito lo stesso concetto, ammettendo che con le riaperture potrebbero esserci altri morti



 

Conte incontra i sindacati: Dl maggio non è panacea, ma limita i danni Riunione del presidente del Consiglio con i sindacati. Per la ripartenza serve un nuovo patto sociale; lavorare tutti insieme per contratti innovativi e nuovi modelli. Ministro Catalfo: “Altre 9 settimane Cig e si studia Reddito emergenza”. Gualtieri: “Positivo confronto con sindacati su dl maggio” 

Il decreto maggio per sostenere il Paese ad uscire dall’emergenza economica da coronavirus varrà 55 miliardi: l’entità, secondo quanto si apprende, è stata confermata dal premier Giuseppe Conte all’incontro a palazzo Chigi coi sindacati.  “Stiamo parlando di un ‘intervento cospicuo, certo non sarà la panacea di tutte le conseguenze negative che stiamo vivendo, ma stiamo facendo il possibile per limitare i danni’. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte illustrando ai sindacati i principi del Dl Maggio secondo quanto si apprende da chi partecipa alla riunione.  “Ci dobbiamo rimboccare le maniche, avremo una brusca caduta del Pil” che potrebbe anche essere più del -8%, avrebbe detto inoltre, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio Conte agli esponenti di Cgil Cisl e Uil. Il premier ha sottolineato l’importanza di “fare di tutto per contenere gli effetti economici che questa emergenza economica sta producendo”.



 

Coronavirus, Arcuri: “App Immuni a fine maggio, io nessun ruolo nella scelta” Il commissario per l’emergenza sottolinea però che si tratta di sua opinione: “Gli interlocutori che possono sciogliervi questo dilemma sono altri” dice riferendosi ai ministeri competenti, primi tra tutti Salute e Innovazione. E aggiunge “La App funziona solo se facciamo molti tamponi tempestivi” 



 

Coronavirus, immunologo: ” Fondamentale la scoperta dell’anticorpo che neutralizza il virus” L’università di Utrecht, in Olanda, ha pubblicato su Nature, la notizia di aver sviluppato un anticorpo monoclonale. “Potrebbe essere utilizzato per una terapia” dice il professor Le Foche immunologo clinico del Policlinico Umberto I di Roma. “Non permette all’arpione del virus di agganciare la cellula”

Un anticorpo che può neutralizzare il virus. E che potrebbe essere utilizzato come terapia. La scoperta, annunciata qualche giorno fa dall’Università di Utrecht viene considerata “una notizia importante” e un “progresso fondamentale nella ricerca” anche dal professor Francesco Le Foche, immunologo clinico del Policlinico Umberto I di Roma, “Questo virus ancora non ci dice con certezza se sviluppa anticorpi di protezione o meno. Dobbiamo essere molto cauti sull’interpretazione dei test sierologici. Certo è che ci sono dei progressi importantissimi, come per esempio l’anticorpo chimera, il cui nome tecnico è 47d11, un anticorpo un po’ particolare che ci dice essere sicuramente neutralizzante. Questa è una notizia importante. L’università di Utrecht, in Olanda, ha pubblicato su Nature, la notizia di aver sviluppato un anticorpo monoclonale. Un anticorpo fatto in laboratorio, che si può riprodurre continuativamente” ha spiegato il professore intervenendo ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format ‘I Lunatici’. “Non permette al virus di agganciare la cellula” “Questo anticorpo – chiarisce Le Foche – si lega all’arpione del virus e non permette all’arpione del virus di agganciare la cellula. E’ un anticorpo neutralizzante che non è un vaccino. Si chiama immunoterapia passiva. Oggi si parla molto del plasma, questa è una cosa simile, ma fatta in laboratorio e con gli anticorpi selettivi, che funzionano. Insomma, è stato trovato un anticorpo che potrebbe essere utilizzato per una terapia. Non è una cosa immediata, ma un progresso fondamentale perché può essere utilizzato come anticorpo neutralizzante ed essere attivo su questo virus, perché e’ specifico. Questo anticorpo era già stato studiato per la Sars, si è visto che questo studio è stato messo in campo già all’epoca. Poi non è stato utilizzato – spiega ancora l’immunologo – perché la sars nel luglio del 2003 se ne è andata completamente. Probabilmente succederà anche con il covid 19. Spero non si utilizzi mai questo anticorpo, ma è un ausilio fondamentale. Il coronavirus sembra comunque ridurre la sua potenza vitale



Coronavirus, calo sostanziale nelle curve dei contagi Netto calo dei contagiati in Italia: gli attualmente positivi sono 98.467, 1.513 in meno rispetto a ieri, 236 i morti. Il fattore di contagio R0 resta sotto l’1 per cento. Una persona contagiata quindi contagia meno di una persona. Protezione Civile: fare di tutto perchè il contagio non ritorni a R1 Una decrescita sostanziale della maggior parte delle curve quella che si registra oggi 5 maggio seconda giornata della Fase 2. I dati forniti della Protezione Civile vedono +1.075 positivi per un totale complessivo di 213.013 casi accertati nel nostro paese. I positivi sono 98.467 (-1.513), curva nettamente più bassa rispetto ai giorni precedenti. Sale purtroppo  il numero dei decessi di oggi, sono 236 in totale rispetto a quelli di ieri (195). Il totale delle vittime è 29.315. Il numero dei guariti sale di molto +2.352 per un totale di 85.231.



Napoli, incendio in una fabbrica di materie plastiche di Ottaviano: un morto e due feriti Uno dei feriti è in condizioni gravissime ed è stato trasportato all’ospedale di Nola, l’altro ferito è all’ospedale Cardarelli di Napoli. Una persona è morta nell’esplosione  all’interno della fabbrica Adler Plastic di Ottaviano, in provincia di Napoli. Altre due persone sono rimaste ferite, una delle quali  trasportata all’ospedale di Nola in condizioni gravissime, un’altra  all’ospedale Cardarelli di Napoli. L’incendio, è scoppiato nella zona dei forni, dove per fortuna non c’erano operai al lavoro. A un’esplosione sono seguite le fiamme. Sono anche crollati gli uffici dove, invece, c’erano dipendenti. Al lavoro c’erano settanta tra operai e impiegati. La fabbrica, che produce oggetti in plastica, è la ditta Scudieri. L’esplosione è stata udita a chilometri di distanza ed il fumo è visibile anche da da molti comuni dell’entroterra vesuviano. La fabbrica aveva riaperto ieri, per effetto dell’ultimo decreto governativo. Secondo alcuni testimoni lo scenario che si è presentato è apocalittico ed alcuni dipendenti, usciti indenni dalla fabbrica che produce plastica e gomma, ipotizzano che ad esplodere sia stata una bombola di gas presente nello stabilimento per le lavorazioni.



 

A fuoco un  grattacielo di 190 metri negli emirati, 7 persone ferite Secondo quanto riporta Abc News si tratta della torre Abbco, alta 190 metri.  Almeno sette persone sono rimaste lievemente ferite a causa di un incendio scoppiato ieri sera in un grattacielo di 48 piani nell’emirato di Sharjah. Secondo quanto riporta Abc News, si tratta della torre Abbco, che con i suoi 190 metri è uno dei grattacieli più alti dell’emirato. Per il momento non si conoscono le cause dell’incendio, che è scoppiato verso le 21:00 locali (le 19:00 in Italia)



 

Coronavirus, 32mila morti in Gran Bretagna. Il bilancio più alto in Europa L’Ufficio nazionale di statistica, conta tutti i decessi nei quali il coronavirus è menzionato nel certificato di morte.  

Nuovo bilancio di morti per coronavirus in Gran Bretagna: dall’inizio dell’epidemia di Covid-19, ci sono stati oltre 32 mila decessi, il numero più alto in Europa, superata anche l’Italia, finora la più colpita dal coronavirus. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica (Ons), al 27 aprile i morti in Inghilterra e Galles per Covid-19 sono stati 29.648; insieme ai decessi registrati in Scozia e Irlanda del Nord si arriva a 32.313, secondo i calcoli della Reuters.  L’Ons conta tutti i decessi nei quali il coronavirus è menzionato nel certificato di morte. Dalla scorsa settimana, il governo ha incluso nel bilancio anche i decessi avvenuti nelle case di cura oltre a quelli in ospedale; questi ultimi di recente hanno registrato un rallentamento mentre nelle residenze per anziani i dati continuano ad aumentare.



 

Spazio. Su Marte fiumi come il Po: così appariva il Pianeta Rosso 3,7 miliardi di anni fa Nature pubblica uno studio a guida italiana.  Grandi fiumi che scorrendo creavano canali e banchi di sabbia come fa il Po lungo la pianura padana: accadeva su Marte 3,7 miliardi di anni fa. Ricostruisce quell’antichissimo paesaggio la ricerca internazionale pubblicata su Nature Communications da Francesco Salese, della International Research School of Planetary Sciences (Irsps) dell’Università d’Annunzio di Pescara e dell’Università olandese di Utrecht. “Le caratteristiche della zona studiata indicano che su Marte con altissima probabilità c’erano molti grandi fiumi, che oggi sono probabilmente sepolti” e che probabilmente sono esistiti per un lungo periodo, anche oltre 100.000 anni, spiega Salese, esperto di geologia planetaria, che ha condotto la ricerca con William McMahon, dell’Università di Utrecht. Allo studio hanno partecipato anche ricercatori francesi, olandesi e britannici. Il fiume, i cui depositi sono visibili nella falesia marziana di Izola, oltre 3,7 miliardi di anni fa attraversava una grande pianura nel bordo nord-occidentale del bacino di Hellas nell’emisfero Sud di Marte, sfociando molto probabilmente nel bacino di Hellas, che miliardi di anni fa avrebbe ospitato il più grande lago marziano, profondo oltre sette chilometri e dal diametro di 2.300 chilometri. I depositi fluviali sono stati scoperti grazie alle immagini inviate a Terra dallo strumento HiRISE ( High Resolution Imaging Science Experiment) del satellite Mars Reconnaissance Orbiter (Mro) della Nasa. “E’ la prima evidenza di rocce sedimentarie esposte in falesia che mostrano canali formati da grandi fiumi attivi su Marte più di 3,7 miliardi di anni fa. 



 

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