CORONAVIRUS, CONTE AI GOVERNATORI REGIONALI: “LAVORATE INSIEME”

DI MARINA POMANTE

I rapporti con governatori sono stati negli ultimi tempi molto contrastanti. In particolare con Attilio Fontana, il presidente lombardo ha accusato di aver ricevuto solo briciole da Roma. Mentre esplode come caso politico il tema del conflitto di competenze sulla Sanità.
Conte ha ribadito quanto “Il governo sta facendo tanto per le regioni. Ognuno di noi, ministri, governatori, a tutti i livelli istituzionali, sta dando il massimo” per salvare le vite dei cittadini. E ancora: “Questo deve contare di più di ogni incomprensione. Ma serve collaborazione e correttezza anche nelle comunicazioni, per non alimentare scontri che non ci sono e non devono esserci”. Il premier, Giuseppe Conte, ha così deciso di porre tregua a tutte queste ingerenze e di riunire in videoconferenza i presidenti delle Regioni, per provare a siglare la tregua alle polemiche degli ultimi giorni.
Nell’incontro Conte-Regioni la discussione verteva sulle misure. Il meeting si è svolto in un clima sereno, il governo si è detto favorevole ad una collaborazione con le regioni per un lavoro di squadra.
Un vertice durato quasi tre ore a Palazzo Chigi tra Il premier Giuseppe Conte e i presidenti di Regioni.

Con il premier c’erano il sottosegretario Riccardo Fraccaro e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza. Fonti di governo spiegano che si è ragionato delle ordinanze e delle misure che dovranno essere adottate in futuro, provando a lavorare insieme. Il clima, riferiscono le stesse fonti, è stato “sereno e costruttivo”.

L’idea è lavorare insieme perché, è ferma fino al 13 aprile la possibilità di prorogare le ordinanze regionali, dal 14 , quando potrebbe esserci una piccola riapertura di singole attività produttive, si arrivi a elaborare regole sul piano nazionale condivise da tutti allo stesso modo. Senza fughe in avanti, o rifiuti, o non in ordine sparso come è spesso accaduto in queste ultime settimane. Il Pd ha proposto di farlo istituendo una cabina di regia. Dal governatore del Veneto, Luca Zaia è partito un avvertimento: “In Veneto pensiamo già a un piano per la riapertura, serve anche a livello nazionale”.

È poi slittato da oggi a domani, il nuovo incontro con le opposizioni, per provare a coordinare il lavoro sulle misure anti-coronavirus. A Lega, Fi e Fdi, il governo chiederà di ritirare tutti gli emendamenti onerosi per fare proposte da inserire nel decreto di aprile ma ad ora l’opposizione non rinuncia: alcuni emendamenti, dicono, dovevano passare già a marzo.