CORONAVIRUS, AUMENTANO I GUARITI. UE ACCORDO: 500 MILIARDI A GIUGNO

DI MARINA POMANTE

Dai  dati della Protezione civile, sono 106.848 le persone sottoposte al test e attualmente positive al virus, con un decremento di 851 assistiti rispetto a ieri. Di queste, 2.267 sono in terapia intensiva (117 in meno rispetto a ieri) e altre 22.871 sono ricoverate in altri reparti, 934 in meno rispetto a ieri. I morti sono 25.549 (464 in più nelle ultime ore). Sono invece 57.776 le persone guarite o dimesse dagli ospedali (3.033 in più rispetto a ieri, che per la prima volta superano il dato dei nuovi casi). Le persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia sono 189.973. La Protezione civile rende disponibile da oggi anche il numero dei tamponi effettuati. Sono 1.052.577 le persone sottoposte a tampone per un totale di 1.579.909 tamponi effettuati (nell’ultimo giorno sono stati 66.658 i nuovi test).

Questa mattina 14 laboratori sparsi nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi hanno iniziato ad effettuare i test sierologici. L’esame, che consiste in un prelievo di sangue, serve a verificare se una persona abbia sviluppato gli anticorpi al virus. L’intenzione è quella di farne centomila al giorno e di estendere il controllo al resto della Lombardia a partire dal 29 aprile.

Si è conclusa intorno alle 19 la riunione in videoconferenza dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea dedicata alle misure economiche per rispondere alla crisi del coronavirus.

I capi di Stato e di governo hanno dato il loro avallo al pacchetto di misure dell’Eurogruppo da 500 miliardi – piano Bei, Sure per la cassa integrazione e Mes – e di renderle operative per il primo giugno. Inoltre c’è stato un accordo comune a lavorare su un Recovery fund. È stato dato l’incarico alla Commissione Ue di analizzare le necessità e di avanzare una proposta entro il 6 maggio che entri nel dettaglio sul rapporto tra questo fondo e il bilancio Ue.

Un videoconferenza slim di Conte a conferma dell’avallo dato da tutti i paesi a lavorare su un Recovery fund. “Sono grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato, i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno”, ha detto il Premier