Scene da guerriglia a Roma. Bombe carta e cassonetti a fuoco

Di Marina Pomante

Appuntamento a Piazza del Popolo a Roma alle 19. Il tam tam ha portato 200 persone per protestare contro le misure restrittive anti-Covid contenute nel Dpcm approvato il 24 ottobre dal governo. Sembra che la maggior parte dei manifestanti siano appartenente a movimenti di estrema destra e frange ultras.

Sono entrati in piazza al grido di “Libertà”,  srotolando uno striscione, poi chiuso qualche minuto dopo, non appena sono arrivate le Forze dell’ordine nella vie limitrofe alla piazza.

Scene da guerriglia si sono ripetute anche nella Capitale, decine gli agenti in assetto antisommossa a presidiare la piazza, che hanno usato idranti per disperdere i protestanti, i quali nel frattempo hanno fatto esplodere bombe carta e cassonetti.

Per i disordini ci sono alcuni fermati. Alla manifestazione partecipavano anche i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Dopo le cariche, la zona è ancora presidiata dalle Forze dell’ordine in tenuta antisommossa, mezzi idranti e blindati mentre un elicottero sorvola l’area.

Dopo le cariche in piazza del Popolo i manifestanti si sono riversati  verso piazzale Flaminio, dando fuoco ad alcuni cassonetti dei rifiuti e distruggendo monopattini e biciclette. Un centinaio di giovani quasi tutti con il volto coperto da caschi, si è disperso fuggendo verso il lungotevere. Il Reparto Mobile in servizio di ordine pubblico si è spostato su ponte Regina Margherita che è stato chiuso per scongiurare una nuova guerriglia. I manifestanti hanno lanciato bottiglie e petardi contro le Forze dell’ordine che sono avanzate con blindati e idranti facendoli indietreggiare. Un elicottero della polizia a sorvolare la zona. Un manifestante è stato portato dagli agenti nel Commissariato Prati.

Il tam tam sui social aveva fatto scendere in piazza commercianti, ristoratori e cittadini qualunque. Alle 17 in piazza Cavour si erano riunite le categorie contro il Dpcm con la presenza del leghista Durigon. Poi il corteo si è riversato in  piazza del Popolo. Tanti cori e insulti al premier. La tensione era labile, ma sotto controllo finchè non ha preso il sopravvento un gruppo violento di manifestanti.
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