DI NANI MARCUCCI PINOLI
( Le 2 poesie che seguono sono state recitate nella Domenica delle Palme
del 2003, sempre durante l’Angelus di sua Santità,
in Mondovisione – RAI :
1.) L’OBOLO
Quante sofferenze ed ingiustizie
nel mondo, mio Signore!
Ogni volta che la mia mano,
con l’obolo,
ha sfiorato quella di un mendico,
mi sono vergognato.
Ogni volta che i miei occhi
hanno incrociato quelli,
terrorizzati, di chi ha perso tutto,
mi sono vergognato.
Ogni volta che le mie orecchie
hanno sentito i lamenti strazianti dei feriti,
mi sono vergognato.
Ogni volta che il mio cuore
ha trepidato per le sofferenze delle persone
malate, abbandonate, seviziate, moribonde,
mi sono vergognato.
Ogni volta che la mia mente
ha percepito l’indifferenza
e l’egoismo di chi ha tutto,
mi sono vergognato.
Cosa ho fatto io… per meritarmi
tanta fortuna, mio Signore?
A. Marcucci Pinoli
PREGHIERA FINALE
Sia fatta la Tua volontà e… grazie!
Perchè ho vissuto una vita stupenda!
Senza che Te lo chiedessi
Tu mi hai fatto gli occhi per vedere
le meraviglie della natura e dell’uomo.
Senza che Te lo chiedessi
Tu mi hai regalato la possibilità di ascoltare
la dolce musica degli uomini e della natura.
Senza che Te lo chiedessi
Tu mi hai dato la fortuna
di potere camminare per il mondo.
Senza che Te lo chiedessi
Tu mi hai riempito di regali magnifici
e inimmaginabili.
E, soprattutto, Tu mi hai riempito di amore
per tutto e tutti.
Proprio senza che Te lo chiedessi
Tu mi hai regalato questa vita stupenda!
Così, Signore, Ti Offro questi miei ultimi
dolori e,
con grande fiducia e un pò di curiosità,
Ti dico:
“Fiat voluntas Tua et amen!”
A. Marcucci Pinoli
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