MALTEMPO SU TUTTA LA PENISOLA. FRANE, ESONDAZIONI E UNA VALANGA IN VAL MARTELLO

DI MARINA POMANTE

Stamattina a val Martello verso le 8.50, c’e stata una valanga che si è abbattuta sugli abitanti. È ritornata comunque per il momento la calma, dopo che le condizioni meteorologiche non permettevano all’elicottero di volare. Da molte ore nevica abbondantemente su tutta la provincia, anche a Bolzano. Sono 6.500 le utenze senza energia elettrica. Come riferiva stamattina Rai Suedtirol, che è in stretto contatto con il sindaco Georg Altstaetter, la val Martello era isolata. La valanga ha leggermente danneggiato alcune case. Non risultano dispersi.

Dall’appello lanciato dalla Centrale viabilità di Bolzano, l’autostrada del Brennero è stata chiusa in entrambe le direzioni tra Bressanone e Vipiteno per motivi di sicurezza. L’entrata di Bressanone in direzione nord e l’entrata di Vipiteno in direzione sud sono chiuse al traffico. “Viste le attuali condizioni stradali consigliamo di evitare viaggi non urgenti”.

Allerta meteo in Toscana c’è il rischio che l’Arno possa straripare verso Firenze. Il picco di piena alla stazione di rilevamento di `Firenze Uffizi´ intorno alle 20 di oggi, prossimo o di poco inferiore al secondo livello di criticità (5,5 metri), comunque al di sopra dei massimi registrati negli ultimi 20 anni. Così le valutazioni degli esperti del Centro funzionale regionale.
Il vicesindaco Cristina Giachi ha disposto l’attivazione del Centro operativo della protezione civile del Comune: “Stiamo seguendo con la massima attenzione – ha detto – il transito della piena in concomitanza con gli apporti degli affluenti”.

In calo comunque i livelli di Ema, Mugnone e Terzolle. A Firenze sono caduti oltre 62,6 mm di pioggia e le raffiche di vento hanno toccato stanotte fino 76 km/h. Chiuso per la situazione il Giardino di Boboli anche per verifica di stabilità delle piante. Il Comune di Pontassieve informa che è esondato il fiume Sieve all’altezza di Ponte a Vico, con conseguente chiusura di un tratto della via Colognolese. Chiuso anche il sottopasso carrabile di viale Diaz a causa del livello dell’Arno che risulta superiore alla quota delle caditoie che pertanto non ricevono più. Intanto nel Fiorentino in via preventiva 23 famiglie evacuate nella notte a Zambra, nel territorio di Barberino Tavarnelle, per il rischio alluvione del torrente Elsa. Sotto controllo anche la Pesa.
Cinquecento persone sono state evacuate dalle 7 di questa mattina, vicino al fiume Cecina. L’ondata di piena ha superato di 1 metro e mezzo il secondo livello di guardia: l’ultima volta che il Cecina esondò era il 2014 e causò molti danni nelle abitazioni più a rischio. Il fiume ha già tracimato questa mattina all’altezza di Ponteginori senza causare danni.
Il Comune di Cecina ha messo a disposizione due punti di accoglienza (una scuola e il palazzetto dei congressi), bus e mezzi per disabili.

La Protezione civile di Pisa tiene sotto monitoraggio la situazione
Per l’intera notte non ha mai smesso di piovere, quindi la decisione di avviare stamani il piano di prevenzione e dalle 7.30 sono chiusi al traffico i lungarni del centro della città per permettere le operazioni di montaggio delle paratie sulle spallette e la distribuzione dei sacchi di sabbia in tutte le strade dell’anello dei lungarni compreso fra il ponte Solferino e il ponte della Cittadella.

In provincia di Grosseto registrate le maggiori criticità per il maltempo, nelle prime ore della mattinata c’è stata anche una tromba d’aria. La zona interessata è quella della Polverosa, nel Comune di Orbetello. L’Albegna, che ha creato preoccupazione soprattutto nella zona della Marsiliana, ora è in calo. Dalla sala della Protezione civile regionale le notizie si susseguono, presente anche l’assessore all’ambiente e protezione civile Federica Fratoni. In via precauzionale ci sono stati interventi di evacuazioni, sempre nel Grossetano.
Nell’Aretino chiusa e poi riaperta, dalle 8.30, l’A1 tra Valdarno e Arezzo in direzione Roma a causa di uno smottamento del costone laterale con detriti e alberi finiti sulla carreggiata. Coinvolta un’auto i cui occupanti, si spiega Autostrade, sono rimasti illesi. Attualmente il traffico transita sulla carreggiata opposta. Nella provincia di Arezzo ci sono state frane e molti torrenti in piena, una famiglia evacuata a Loro Ciuffenna per il crollo di un muro.
Sempre a scopo precauzionale c’è la chiusura del ponte sull’Arno a Ponticino nel comune di Pergine Laterina. Decine gli interventi per evitare cantine e garage e rimuovere fango e rami abbattuti in particolare in Casentino e Valdarno. Anche nel Senese allagamenti, evacuazioni e strade chiuse. L’Arbia è esondato ad Arbia, nel comune di Asciano, e l’Orcia è ingrossato. Evacuazioni sono state effettuate ad Ulignano nel comune di San Gimignano dove sono state portate in salvo 13 persone poderi isolati. C’e stato un intervento con l’elicottero dei vigili del fuoco a Brenna, a Sovicille, per recuperare 10 persone rimaste isolate in campagna.

Anche nel Lazio il maltempo sta provocando molti disagi. Ieri ad Albano laziale caduto un albero su un’auto in transito ferendo il conducente. L’uomo è stato portato in ospedale in codice rosso, ma non è in pericolo di vita. Su Roma e un altro albero è caduto su via Cassia, altezza Corso Francia. In questo caso, l’automobilista è rimasto illeso.

Nella notte sono stati 200 gli interventi dei vigili del fuoco in tutta Roma per allagamenti e alberi caduti a causa del temporale e del forte vento che si stanno abbattendo in queste ore sulla Capitale. Già stamani sono cento gli interventi in coda. Si segnalano alberi sulla carreggiata sulla Salita di Sant’Onofrio, in centro; chiuso al traffico perché allagato il sottopasso in direzione via Gregorio VII sul lungotevere in Sassia; alberi in strada e relativa chiusira al transito anche in via di Donna Olimpia a Monteverde e a via Vitellia; sempre alberi caduti in via Cavriglia, zona Prati Fiscali. Su via Aurelia, tra il chilometro 14 e il 13, è caduto un cartellone pubblicitario per il forte vento.
Interventi si segnalano anche a Civitavecchia e a Nettuno. Sul fronte trasporti, la circolazione della metro C è stata rallentata per un’ora nella tratta Giardintti-Pantano a causa del forte vento. Rallentata anche la ferrovia regionale Roma-Lido a causa della presenza di un albero sulla rete elettrica nei pressi di Ostia Antica.

Anche il Suditalia flagellato dal maltempo

Nel Casertano da sabato molti nubifragi hanno causato danni alla campagna campana e tutta l’area alifana. La Coldiretti riferisce che ci sono campi allegati e stalle distrutte.
L’allerta è partita dal direttore Giuseppe Miselli, d’intesa con il presidente Manuel Lombardi – è in corso un monitoraggio costante degli effetti della bomba d’acqua sui terreni e sulle strutture aziendali. L’acqua ha invaso e distrutto le colture orticole in pieno campo, ma ha anche danneggiato irrimediabilmente le scorte di fieno, paglia ed erba medica destinate all’alimentazione dei capi di bestiame, in particolare bufalini. A fare ulteriori danni è stato il vento forte che ha scoperchiato i tetti delle stalle, abbattuto alberi e divelto recinzioni. Colpito anche il comparto tabacchicolo, con infiltrazioni che hanno colpito i depositi dove erano conservate foglie lavorate e pronte alla consegna nelle manifatture. L’area interessata dal fenomeno è vastissima con migliaia di ettari coinvolti.

Allerta rossa in Emilia, la situazione e critica anche nel bacino del Reno.
Frane, allagamenti e strade interrotte. La pioggia da diverse ore sta cadendo sull’Emilia-Romagna. La Protezione civile ha diramato un’allerta rossa per la pianura emiliana orientale e la costa ferrarese e arancione per il resto della regione. Sono monitorati i fiumi e si stanno registrando incrementi dei livelli, dal Secchia, al Ronco, al Reno.
In provincia di Bologna esonda il torrente Idice evacuati gli abitanti.
Nella tarda serata di ieri i Vigili del fuoco hanno fatto oltre 30 interventi, per allagamenti di sottopassi e scantinati, alberi pericolanti e caduta rami su case o strade. Movimenti franosi in zona Ravone, nella primissima collina a ridosso di Bologna e a Loiano, sull’Appennino, in via del Pozzo.