LA SEGGIOLA DEL PAPA AL MUSEO DIOCESANO DI PERUGIA

DI VANNI CAPOCCIA

 

Le raccolte diocesane raccontano la storia della chiesa di cui fanno parte e il Museo Capitolare di San Lorenzo di Perugia lo fa anche con un oggetto difficile da trovare in un museo, deperibile e fatto com’è con pezzi di legno, in un inventario del 1920 è citato come “Faldistorio di ebano antichissimo e finemente lavorato, che si usa il Venerdì Santo”.

Si tratta di un faldistorio di legno d’una eleganza e essenzialità tale da sembrare un prodotto del grande design italiano del ‘900 mentre è dei primi del ‘200: seggiola mobile e pieghevole, priva di schienale, con due coppie di bracci incrociati a ics tenuti insieme da quattro assi trasversali. I bracci accuratamente lavorati hanno le estremità decorate da due leoni che tengono in bocca ognuno la coda dell’altro. Alle basi a zampa d’animale sono presenti figure zoomorfe, la seduta è di velluto, una volta chiuso intorno al cardine dei sostegni si forma un unico motivo geometrico.

Nella liturgia viene usato da un vescovo o dal Papa quando non è possibile l’utilizzo della Cattedra vescovile. Se un oggetto così delicato e corruttibile è sopravvissuto al tempo è perché custode d’una memoria, una specie di reliquia non da venerare ma da preservare con cura ed è probabile facesse parte del tesoro d’uno dei Papi che hanno trascorso lunghi periodi in città.

La Biblioteca Augusta di Perugia conserva una miniatura di Vanni di Baldolo. Come un’istantanea ritrae Benedetto XI davanti alla Cattedrale al cospetto di cardinali, vescovi e autorità mentre concede l’indulgenza ai domenicani sotto l’antico, e in buona parte scomparso, campanile della Cattedrale. È seduto su un faldistorio, sarà quello attualmente esposto al museo diocesano di Perugia?