Germania vacanze anticipate e lockdown duro dopo Natale. Medici senza frontiere, i vaccini e le case farmaceutiche

Di Ennio Remondino

Germania vacanze anticipate e lockdown duro dopo Natale. Medici senza frontiere i vaccini e le case farmaceutiche
   

Venti milioni di casi Covid in Europa, e Angela Merkel lancia l’allarme in casa: vacanze di Natale più lunghe in Germania, ma negozi chiusi e lockdown totale subito dopo il 27 dicembre. Linea dura rispetto ai comportamenti irresponsabili. Negli Usa superati i 15 milioni di contagi
Medici senza frontiere, i vaccini per i Paesi poveri, i brevetti e le case farmaceutiche

20 milioni di casi Covid in Europa, 15 negli Usa

La Germania prima della classe politica, non sempre nei comportamenti dei cittadini. NoMask e violazioni organizzate della norme anti Covid. Ed il governo che deve fare i contri questa volta con i contagi invece che con gli euro, prepara vacanze di Natale più lunghe ma negozi chiusi e lockdown duro, subito dopo il 27 dicembre. Angela Merkel, alla presa con la sfida di ridurre il numero dei nuovi contagi da Covid assestati su una soglia troppo alta, nonostante le misure finora disposte. Secondo la Bild, il piano prevede che dal 27 dicembre fino al 3 o al 10 gennaio, la maggior parte dei negozi verrebbe chiusa (con l’eccezione dei supermercati). Inoltre le vacanze di Natale potrebbero essere anticipate di una settimana e prolungate di un’altra.

Lockdown duro, divieti ovunque per i «no mask»

L’allarme dell’Accademia delle scienze, la ‘Leopoldina’, dà numeri che non perdonano, avverte Sebastiano Canetta sul Manifesto. La Baviera si avvia allo «stato di catastrofe» con pieni poteri al governo, mentre i posti letto liberi nelle terapie intensive ieri sono scesi sotto quota 5 mila. In Sassonia, pronti a chiudere scuole e negozi a partire da lunedì prossimo dato che «in alcune zone non c’è più posto in ospedale». E la Leopoldina chiede il «lockdown duro» da Natale al 10 gennaio più la chiusura delle scuole fra 6 giorni in tutta la Germania. Ieri l’avvertimento di Christian Drosten, virologo del policlinico universitario Charité di Berlino: «Dobbiamo assolutamente agire adesso se vogliamo davvero evitare il blocco totale da fine gennaio a fine febbraio che causerebbe danni immensi all’economia».

Medici senza frontiere: «Copertura vaccini solo con più fornitori in campo»

«Il vaccino andrà prodotto in miliardi di dosi e distribuito in tutto il mondo, se si vuole davvero arrestare la circolazione del coronavirus», avverte Medici senza Frontiere, che chiede «più vaccini disponibili e priorità assegnate in base ai criteri di salute pubblica dell’Organizzazione mondiale della sanità, e non alla capacità di spesa di un Paese». Insomma, più vaccini a meno soldi per farli arrivare anche nei Paesi poveri che non possono competere per accaparrarsi le dosi a suon di miliardi di euro o dollari, riferisce Andrea Capocci.

I brevetti sui vaccini

Per riuscire a diffondere i vaccini davvero in tutto il pianeta, secondo Msf è necessario superare il sistema dei brevetti sui vaccini anti-Covid-19. «Moderna è stata l’unica azienda a impegnarsi a non far valere i propri brevetti durante la pandemia», segnala Msf, ma le altre case farmaceutiche non hanno alcuna intenzione di cedere i propri profitti in cambio della salute globale. Anche AstraZeneca ha firmato un impegno a rinunciare ai propri profitti dalla vendita dei vaccini anti-pandemia ma l’impegno ha una data di scadenza, per così dire. Un accordo tra l’azienda e il governo brasiliano fissa infatti al 1 luglio 2021 la fine dell’emergenza: da quel giorno AstraZeneca sarà libera di alzare a piacimento il prezzo del suo vaccino.

La lobby dell’industria farmaceutica

La federazione dell’industria farmaceutica non ha alcuna intenzione di aderita alla proposta Msf, e l’Unione europea esita: «Non ci sono prove che i diritti di proprietà intellettuale blocchino l’accesso a farmaci e tecnologie utili nella lotta al Covid-19». Lo ha detto un portavoce dell’Unione durante l’ultima riunione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio sul tema, in cui l’Ue ha votato contro la proposta di sospendere i brevetti che riguardano farmaci e vaccini anti-Covid sostenuta da Sudafrica e India. Per impegnare l’Unione Europea a battersi a livello internazionale per rimuovere le barriere all’accesso a farmaci e brevetti è partita ufficialmente anche un’«Iniziativa del cittadini europei», uno strumento di democrazia dal basso.

Da Remocontro

Ennio Remondino, nato a Genova 1 novembre 1945.
Giornalista, corrispondente estero, inviato di guerra Remocontro.it la virtù del dubbio, spazio giornalistico aperto.
Libri:
Da Belgrado in diretta telefonica (coautore) con Rosanna Cancellieri, Manni Editori, 1999
La televisione va alla guerra, Sperling & Kupfer, 2002
Tutti sporchi comunisti?, Sperling & Kupfer, maggio 2003
Senza regole. Gli imperi televisivi all’assalto dell’Europa, Editori Riuniti, 2004. Niente di vero sul fronte occidentale. Da Omero a Bush, la verità sulle bugie di guerra, Rubbettino Editore, 2009