Germania in lockdown e limiti in mezza Europa: allarme Ue, appello a strategie comuni

Di Ennio Remondino

 

Germania, da lunedì in vigore il ‘lockdown light’. Chiudono, per tutto il mese di novembre, locali, piscine, palestre, teatri e tutte le attività ricreative. Ma non scuole e asili. In campo aiuti da 7 a 10 miliardi di euro per piccoli artigiani e grandi imprese.
Angela Merkel ha annunciato le nuove misure di lockdown per la Germania al termine di un vertice con i Laender durato circa quattro ore e mezzo. «Sono misure dure», ha ammesso la cancelliera, riconoscendo che il 75% delle infezioni, ormai, nel Paese non è più tracciabile.

Germania, limiti più severi che in Italia

Quattro settimane di chiusura, dal 2 novembre, di ristoranti e bar (non solo dalle 18), palestre, cinema e teatri. Annullati tutti gli eventi pubblici mentre le partite della Bundesliga torneranno ad essere disputate a porte chiuse. Rimangono aperte le scuole, gli asili, le attività commerciali e i parrucchieri.
«Oggi si è registrato il doppio delle infezioni della settimana scorsa. Anche nelle terapie intensive il numero delle persone è raddoppiato e il numero delle persone che devono respirare artificialmente è raddoppiato in 9 giorni. La curva deve essere di nuovo abbassata e il numero dei nuovi contagi deve di nuovo ridursi».
La cancelliera spiega la situazione senza sconti: «Dobbiamo agire e adesso per evitare un’emergenza sanitaria nazionale”.

Allarme dell’Unione europea

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: «Nessuno Stato membro uscirà in sicurezza da questa pandemia fino a quando non lo faranno tutti». E da subito una maggiore condivisione di dati con il ‘Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie’, l’Ecdc”
L’11 novembre dalla Commissione le iniziative «per stabilire i primi elementi costitutivi di un’Ue della sanità»

Regno Unito, ‘più rigore Boris Johnson’

Misure più drastiche vengono chieste anche da parlamentari conservatori per evitare che, in poche settimane, si arrivi a 500 decessi al giorno. Problemi politici per il discusso premier, tra i consiglieri scientifici che invocano una stretta e i parlamentari Tory che, per spinte di consensi politici, chiedono al governo una exit strategy dal ‘quasi lockdown’, mal praticato sull’isola. E riapre di corsa uno degli ‘ospedali temporanei ‘, per far fronte ai circa 9.000 ricoveri attuali, previsti a 25.000 entro fine novembre.

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EnnioRemondino

Ennio Remondino, nato a Genova 1 novembre 1945.
Giornalista, corrispondente estero, inviato di guerra Remocontro.it la virtù del dubbio, spazio giornalistico aperto.
Libri:
Da Belgrado in diretta telefonica (coautore) con Rosanna Cancellieri, Manni Editori, 1999
La televisione va alla guerra, Sperling & Kupfer, 2002
Tutti sporchi comunisti?, Sperling & Kupfer, maggio 2003
Senza regole. Gli imperi televisivi all’assalto dell’Europa, Editori Riuniti, 2004. Niente di vero sul fronte occidentale. Da Omero a Bush, la verità sulle bugie di guerra, Rubbettino Editore, 2009