Covid: la Lombardia verso la Fase 4

Di Andrea Sparaciari

Negli ospedali pubblici e privati della Lombardia è scattata la Fase 4 dell’emergenza. La più alta, la stessa di marzo scorso. Il che significa “L’apertura di 1.005 letti di terapia intensiva e di 7.250 letti di degenza acuti.” Nonché “la riduzione no alla sospensione dell’attività di ricovero e dell’attività chirurgica procrastinabili”. Tradotto: siamo nelle stesse condizioni di quando siamo andati in lockdown. Ma solo tre giorni fa Attilio Fontana si vantava di aver scongiurato la zona rossa, grazie alla sua scelta di mettere la Lombardia in arancione rinforzato. Lo stesso concetto ribadito ieri dall’assessore Letizia Moratti. E mentre i milanesi costringevano alla chiusura della Darsena perché troppo affollata e Letizia si vantava dalla amica Annunziata dei risultati raggiunti, il suo direttore generale scriveva a tutte la sanità regionale: “Negli ultimi giorni stiamo assistendo a un netto e rapido aumento dei casi di COVID-19 che necessitano di ospedalizzazione e di terapia intensiva. In particolare, il numero di pazienti ricoverati nelle Terapie Intensive della rete regionale è aumentato di 100 unità in 5 giorni (da 412 il 26/2 a 512 il 3/3)”.
Io credo che questo sia comportamento sia criminale.

Andrea Sparaciari è il responsabile della cronaca milanese del quotidiano “Metro”, inoltre collabora regolarmente con il sito di inchiesta “Business Insider” e con “Il Fatto Quotidiano”. Durante il periodo di emergenza Coronavirus pubblica diverse inchieste per far luce sulla “Questione Lombardia”. Ha scritto per numerosi quotidiani e periodici, tra i quali “La Repubblica”, “Affari&Finanza”, “Famiglia Cristiana”, “Quattroruote” e “Yacht Capital”. Èstato il direttore responsabile del mensile “Soho”.