CORONAVIRUS, UK: BORIS JOHNSON DECIDE PER IL LOCKDOWN

DI MARINA POMANTE

Anche l’Inghilterra segue l’esempio dell’Italia. Boris Johnson si è arreso e con un messaggio alla nazione ha annunciato che da stasera entrerà in vigore il lockdown: negozi chiusi e tutti in casa. Stop a tutti gli esercizi commerciali non essenziali, mentre sono vietate riunioni in pubblico di più di due persone, con multe da 30 sterline ai trasgressori. Parchi aperti in parte, luoghi di preghiera chiusi, si potrà uscire soltanto per lavoro, la spesa, portare a spasso il cane, far esercizio o per assistenza.

A Dieci giorni dal discorso shock del primo ministro che, rivolgendosi a concittadini del Regno Unito, avvertiva che molte famiglie avrebbero perso i propri cari, ma anche, che il governo non era disposto a mettere il campo misure restrittive come quelle prese dall’Italia (e poi a seguire da molti altri Paesi Europei e non) per arginare l’epidemia da Coronavirus.

Una decisione arrivata in una giornata in cui i contagi diagnosticati sono saliti a 6.650, circa 950 più di ieri, e i morti a 335 (più 58). Secondo l’Nhs (il sistema sanitario nazionale), nelle ultime 24 ore altre 46 persone di età compresa fra 47 e 103 anni sono morte in particolare in Inghilterra (303 totali, concentrate soprattutto a Londra), altre 4 in Scozia e 4 in Galles. Il ministro della Sanità, Matt Hancock, presentando la legge di emergenza denominata Coronavirus Bill alla Camera dei Comuni, ha reso noto che 7500 medici pensionati hanno risposto all’appello del governo di Boris Johnson per tornare in servizio negli ospedali pubblici del Paese fin quando durerà l’emergenza.