CORONAVIRUS, SUPERATI I 30MILA MORTI. MA LA CURVA SCENDE, TRANNE IN LOMBARDIA

DI MARINA POMANTE

Torna a scendere il numero delle vittime da coronavirus in Italia. Proprio per mantenere il trend positivo, la valutazione della curva epidemica dovrebbe esse valutata nell’arco della settimana. Come notiamo sono quattro giorni che abbiamo, per questo dato, una nuova discesa, infatti sono 243 vittime di oggi, ed è stata superata una nuova soglia. Per gli altri dati resta una situazione stabile, non ci sono flessioni sulla curva dell’epidemia di coronavirus. Lo afferma anche il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, “c’è una decrescita, è un segnale che prosegue. Stiamo andando verso un numero più basso in tutte le regioni, compresa la Lombardia. Durante la conferenza stampa presentata dall’istituto viene anche spiegato che il tasso di contagiosità indicato con R0 risulta attualmente sotto il valore 1 ed è compreso fra 0,5 e 0,7.
Uno sguardo alle regioni con meno vittime: oggi nessun morto in Molise, Basilicata, Val d’Aosta, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, provincia di Trento. In Calabria e Umbria solo uno, due in Sicilia e Puglia, tre in Abruzzo e Provincia di Bolzano

Dll’inizio dell’epidemia di Covid-19, in Italia sono morte più di 30mila persone: per l’esattezza 30.201, comprese le 243 vittime di oggi. L’ncidenza di nuovi casi su tamponi all’incirca 1 su 50 (il 2,1%), oltre 2.700 guariti, 1327 nuovi positivi, per un calo degli attualmente malati pari a 1663 unità.

Dei 1327 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 634 nuovi positivi (il 47,7% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l’incremento di casi è di 233 casi in Piemonte, 111 in Emilia Romagna, di 65 in Veneto, di 38 in Toscana, di 78 in Liguria e di 52 nel Lazio.

Il bollettino della Protezione Civile riporta un calo delle persone ricoverate. In terapia intensiva si trovano oggi 1168 persone, 143 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 14636 persone, 538 meno di ieri. In isolamento domiciliare 72157 persone (982 in meno di ieri).

I guariti raggiungono quota 99.023, per un aumento in 24 ore di 2747 unità (ieri erano state dichiarate guarite 3031 persone).
Il calo dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 1.663 unità (ieri erano stati 1.904) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 1.327 (ieri 1.401). Questi due dati vanno sempre analizzati considerando il fatto che sono strettamente collegati al numero di tamponi fatti.

Oggi sono stati fatti 63.775 tamponi (ieri 70.359). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 48,1 tamponi fatti, il 2,1%. Negli ultimi giorni questo valore è stato in media del 2,4%.
Il totale delle persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 217.185.

La fase 2, è realmente molto delicata. Il Paese deve ripartire, ma il distanziamento sociale è sicuramente l’unica strada che abbiamo, purtroppo il virus non ha cambiato né identità né caratteristiche. È in questo momento che bisogna attenersi alle regole di comportamento per la prevenzione del contagio, perchè questo potrebbe diminuire, e alla fine sarà debeto il contagio da coronavirus. Detto ciò, preoccupano le immagini di assembramenti che arrivano da Milano in questi primi giorni di riapertura. Rispettare la distanza fisica, evitare le aggregazioni, lavarsi frequentemente le mani, usare le mascherine in luoghi chiusi e all’aperto se si parla con qualcuno, restano.
Nelle ultime ore circola in rete un’ipotetica disposizione sulla fase 3 che si collocherebbe entro il 6 agosto. E inoltre si vocifera che dovremmo impare a convivere con l’idea che stagionalmente avremmo un ceppo epidemico di coronavirus. Ma queste sono ipotesi. Per ora guardiamo i nostri progressi nell’arco della quindicina di giorni, e ricominciamo a vivere la normalità con piccoli step.