CORONAVIRUS, SCENDONO LE VITTIME. SI POTREBBE NON USCIRE IL 3 APRILE

DI MARINA POMANTE

Dalla conferenza stampa nella sede della Protezione civile per la lettura del bollettino quotidiano sull’epidemia da Coronavirus in Italia emerge che sono: 70.065 le persone sottoposte al test e attualmente positive al virus (3.651 in più rispetto a ieri). I morti sono 10.023 (889 in più nelle ultime 24 ore), 12.384 persone sono invece guarite (1.434  in più rispetto a ieri). Tra i contagiati, 3.856 sono in terapia intensiva. Le persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia sono 92.472.

Rallenta un po’ la velocità della curva di crescita in Veneto, dove però si registrano altri 280 casi di positività al Covid-19 rispetto a ieri sera. Tra questi, anche uno a Vò, rimasto a zero per molti giorni. Il bollettino della Regione segna 7.930 contagiati,dall’inizio dell’epidemia. Si contano purtroppo altri 20 decessi nei confronti dell’ultimo riscontro: le vittime totali raggiungono quota 362.

Sono in corso le trattative per il prolungamento dei divieti su tutto il territorio nazionale oltre il 3 aprile. Già confermata invece la chiusura delle scuole dal ministro Lucia Azzolina.
Se andiamo a vedere i dati di ieri, mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto”, ha detto oggi il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a ‘L’intervista’ di Maria Latella su SkyTg 24. “La situazione – ha aggiunto – è seguita a vista e quindi le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi”. Ieri il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, franco Locatelli, aveva detto di giudicare “inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento.

Il premier Conte ha bacchettato la Ue. “L’intero edificio europeo rischia di perdere la sua ragion d’essere”, avverte il premier all’indomani del duro confronto con gli altri leader dell’Unione. Conte: «Occorre evitare errori tragici. L’Europa sia all’altezza»

La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, ha fatto sapere che è stato firmato il decreto che stanzia il bonus di 600 euro anche per i professionisti e gli autonomi iscritti a casse di previdenza private. Secondo Catalfo, si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente l’emergenza. “L’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore”, ha detto la ministra.