Conte, nuovo DPCM: 4,7 miliardi ai Comuni per i cittadini in difficoltà

Nuova conferenza stampa a Palazzo Chigi del premier Giuseppe Conte, presenta il nuovo dpcm che “dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni”. Le nuove misure sono per fare fronte all’emergenza Coronavirus.
“Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino ottime notizie. Noi ci manteniamo sempre vigili per adeguare le nostre valutazioni sulla base delle loro raccomandazioni”.
“Con ordinanza delle protezione civile aggiungiamo a questo fondo 400 milioni, un ulteriore anticipo che destiniamo ai comuni col vincolo di destinarlo alle persone che non hanno i soldi per non fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari”. 

Un Giuseppe Conte commosso ricorda che: “Oggi registriamo più di 10mila vittime. Si allarga la ferita nella nostra comunità internazionale. Volgo un commosso pensiero da parte del Governo e da tutti gli italiani per i familiari delle vittime. Ci incoraggiano 1434 guariti
Oggi segnaliamo il numero più alto di guariti. Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino buone notizie”.

“La ministra Catalfo e l’Inps stanno lavorando senza sosta. Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima”, afferma il premier.

Poi torna con fermezza a parlare delle proposte fatte in euroconferenza “Non abbiamo fatto una proposta alla Commissione, ma all’Eurogruppo per elaborarla. C’e’ un dibattito in corso. Ma qui c’e’ un appuntamento con la storia e tutti devono essere all’altezza”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, commentando il no della Commissione ai coronabond. “Non passerò alla storia per chi non si e’ battuto: mi batterò sino alla fine per una soluzione europea”.

“Il compito della proposta non è rimesso alla presidente della commissione. Le proposte le elaborerà l’Eurogruppo”. Lo dice il premier commentando le parole di Ursula Von Der Leyen sui Coronabond.

Nelle ultime ore anelava nell’aria lo spostamento oltre al 3 aprile delle attività produttive, ma Giuseppe Conte non conferma. Mentre conferma le parole del ministro dell’Istruzione, Azzolina per “la sospensione delle attività didattiche proseguirà ragionevolmente: non c’è una prospettiva di tornare dopo il 3 aprile alle attività didattiche ordinarie. Quanto alla sospensione delle attività produttive non essenziali non sappiamo ancora, è ancora troppo presto. Dall’inizio della settimana inizieremo a lavorarci: il governo ha adottato questa misura col massimo senso della responsabilità”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

“Le parole di Von Der Leyen” sui Coronabond “sono sbagliate”. Quella indicata nella lettera dei nove capi di Stato europei “è la risposta più adeguata per uno shock simmetrico sull’economia e tutti devono essere all’altezza della sfida, anche la presidente della commissione europea”. Lo dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

“Stiamo lavorando per rendere fruibile il prima possibile” gli indennizzi e “dal 1 aprile con un click si potrà fare domanda e saranno erogati i 600 euro, che vogliamo rafforzare e allargare. Non è tanto il momento di riformare strumenti ordinari ma di far fronte a una situazione straordinaria”. Così il ministro Roberto Gualtieri rispondendo a una domanda sull’ipotesi di Reddito di emergenza. Il bonus sarà reso “più rapido, più efficace e più universale per chi non usufruisce di una fonte di reddito”.

Nella crisi del coronavirus la Commissione europea non pianifica l’emissione di bond propri sui debiti. Lo ha affermato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen in un’intervista alla Dpa. “Su questo ci sono chiari confini giuridici, e non c’è un piano. Non lavoriamo a questo”, ha affermato. La von der Leyen sottolinea inoltre che “la parola coronabond è solo una sorta di slogan. Dietro c’è la grande questione delle garanzie. E su questo le riserve della Germania come di altri paesi sono giustificate”.