CONTE AL SENATO. IL DISCORSO È LA STORIA CHE CI GIUDICA

DI MARINA POMANTE

Il discorso del Premier al Senato:”la storia ci giudicherà”.

Un lungo applauso dell’Aula del Senato ha accolto le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, quando ha ricordato le vittime del coronavirus. Bisogna operare concretamente”, affinché il ricordo del sacrificio del personale sanitario in lotta contro il coronavirus “non si perda”, ha esordito il premier, ricordando la lettera dell’infermiera Michela, illustrata ieri a Montecitorio, elogiando gli operatori sanitari che lavorano ormai da più di un mese in trincea, veri eroi di questo tempo. Rafforzate inoltre le terapie intensive che sono aumentate di 3800 unità. Inviati centinaia di  medici e  infermieri nelle zone rosse.

Oggi Giuseppe Conte si è presentato in Senato per un ragguaglio sugli interventi del governo di contrasto alla diffusione dell’epidemia. Un discorso di circa un’ora nel quale ha promesso una collaborazione ancora più stretta tra maggioranza e opposizione per la stesura del prossimo decreto economico ad aprile. E chi finora lo ha criticato, oggi depone le armi, come è il caso di Matteo Renzi che loda la scelta del premier di andare in Parlamento.
Ripercorrendo le tappe dell’emergenza con i provvedimenti varati dall’esecutivo, Conte ha poi aggiunto: “Tutti potranno giudicare il nostro operato. Ma ora è il momento dell’azione e della responsabilità. Abbiamo agito prima di qualunque altro Paese e la nostra battaglia non conosce confini”.

“La responsabilità è di tutti i cittadini” lo ha detto il premier Conte durante l’informativa al Senato: “Nel contrasto al virus il Governo ha agito con rapidità”.
Limitare il contagio è stata una scelta necessaria. Nella Storia del nostro paese, non era mai successo dal dopoguerra ad oggi di isolare due interi paesi. Sono state fatte scelte bilanciate.
Sperimentato per primi in Europa casi sanitari formativi democratici. Primi in Europa a combattere questa guerra silenziosa. Misure diventate via,via più restrittive, nel rispetto di tutti i cittadini. È inoltre, Conte ha assicurato il coinvolgimento delle regioni. Un lavoro certosino selezionare le attività essenziali.
Plaude all’apertura al confronto da parte delle opposizioni.
Il Governo è a sostegno del sistema sanitario
Un nuovo decreto per aprile che protegga l’Italia dalla recessione. Stanziati per il prossimo Dpcm altri 25 miliardi
Nel decreto “Cura Italia” sono stati stanziati fondi per tutti i lavoratori.
Incentivi da CDP. Aiuti economici al mondo produttivo. Nel decreto “Cura Italia” in primo momento si è lavorato sull’emergenza in atto, ma è previsto un potenziamento aggiuntivo pari a 50 miliardi di Euro. Nel nuovo decreto ci sarà il sostegno al credito.
Meno burocrazia, investimenti rapidi
Sospensione dei pagamenti in tutte le zone interessate. Adottate misure di sviluppo economico.

Entrato in vigore da mezzanotte l’ultimo decreto, che prevede anche la chiusura delle frontiere italiane. Intesa intanto tra Governo e sindacati sulle aperture delle imprese. Il governo è favorevole nel proseguimento di collaborazione con le Forze di opposizione. Il governo si confronterà con tutti i Partiti.
Il presidente del Consiglio Conte plaude al Senso di responsabilità dei Sindacati
Lavoriamo per il rilancio dell’Italia.
Potenziamento della connettività in tutti i campi.  Nuova era per l’innovazione digitale.
Pandemia richiede salto di qualità per l’Eurozona e la Ue. L’Europa è unita e farà il necessario.
Conte al Senato nell’informativa Senato parla dei Coronabond. Ieri è stata firmata una lettera con i leader europei di  Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia, Grecia, Irlanda, Belgio, Lussemburgo e Italia in cui si pone in evidenza la situazione emergenziali:”Dobbiamo riconoscere, scrivono i leader, la gravità della situazione e la necessità di una ulteriore reazione per rafforzare le nostre economie oggi, al fine di metterle nelle migliori condizioni per una rapida ripartenza domani. Questo richiede l’attivazione di tutti i comuni strumenti fiscali a sostegno degli sforzi nazionali e a garanzia della solidarietà finanziaria, specialmente nell’Eurozona”.
Conte chiude dicendo: “Nessuno di noi si poteva immaginare una situazione del genere, contro un nemico invisibile. Dobbiamo restare uniti per preservare una comunità unica è fiera delle proprie virtù”
“Questa battaglia si vince tutti insieme”.