DI MARIO RIGLI
1°MAGGIO
Vorrei essere poeta oggi
e scrivere versi per chi lavora
per chi non ha un lavoro
per chi lo cerca
per chi è sottopagato
per chi costretto
a lavorare in nero.
vorrei essere fornaio
per distribuire pane fresco
e muratore per dare tegole
a tutte le teste,
e fabbro per costruire spade
contro le ingiustizie
e falegname per costruire talami
per il vostro sonno
la vostra stanchezza e il vostro amore
ed elettricista per inondarvi di luce
vorrei essere pittore
per dipingere un’altra realtà
vorrei essere in Nepal oggi
per offrire le mie mani,
vorrei essere poeta
per dire di questo giorno
……..
E quando il martello e la pialla,
la vanga e il badile, la falce e il piccone,
cantano
è armonia di suoni,
quando cantano la penna o la tastiera,
lo stetoscopio e il righello,
il coltello che affetta salumi ed il goniometro,
il pennello e lo scalpello
è armonia di suoni
e sorridono gli occhi ed il cuore
che li guidano sicuri.
Oggi è quasi silenzio,
anche il sorriso dei ragazzi
è spento
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