VALLE D’AOSTA, COMUNE COMMISSARIATO PER ‘NDRANGHETA

Palazzo Chigi durante il Consiglio dei Ministri, 21 dicembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Commissariamento per infiltrazioni mafiose per Saint-Pierre, comune di 3.000 abitanti, alle porte di Aosta. Il Consiglio dei Ministri a disposto lo scoglimento del Consiglio comunale e il commissariamento. Il provvedimento arriva immediatamente all’istruttoria avviata dopo l’operazione Geenna della Dda di Torino su infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta e che aveva portato all’arresto anche di un assessore comunale di Saint-Pierre.
La commissione d’accesso antimafia si era insediata nell’aprile 2019.
Nel caso specifico, riguarda alcuni ‘ndranghetisti. Dopo il decreto di scioglimento emanato dal presidente della Repubblica, saranno tre commissari a gestire l’amministrazione comunale di Saint-Pierre.
Finita in carcere e poi ai domiciliari Monica Carcea, all’epoca assessore comunale di Saint-Pierre alla Programmazione, finanze e patrimonio, imputata per concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo l’accusa Carcea, eletta nel 2015 con “l’appoggio elettorale da parte di Marco Fabrizio Di Donato” si era rivolta a lui, al ristoratore Antonio Raso e al consigliere comunale di Aosta sospeso Nicola Prettico, in base alle indagini dei carabinieri tutti e tre membri della locale di ‘ndrangheta del capoluogo regionale valdostano, chiedendo di intervenire a “comporre le tensioni e i contrasti” con altri membri della giunta comunale di Saint-Pierre.
Oltre all’assessore, sono scattati altri 16 arresti, nell’ambito dell’operazione Geenna di Dda di Torino e carabinieri contro la presunta infiltrazione della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta
La notizia è molto eclatante perché è la prima volta nella storia che un consiglio comunale della Valle d’Aosta viene sciolto per infiltrazioni mafiosi.