OPEN ARMS, L’EX MINISTRO SALVINI INDAGATO: “RIFAREI TUTTO”

DI MARINA POMANTE

La Procura di Agrigento ha iscritto l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini nel registro degli indagati per il caso della nave Open Arms. L’accusa è sequestro di persona e omissione d’atti d’ufficio, stessa accusa che gli fu formulata nel caso della nave Diciotti.

Matteo Salvini però continua a sfidare la magistratura e per niente preoccupato, si difende dicendo di aver difeso i confini e la sicurezza. .”…l’onore dell’Italia? Per me è una medaglia! Rifarei e rifarò tutto”.
Alla notizia, Oscar Camps, fondatore di Open Arms, ha commentato:
“Mi chiedo se questa volta, come è successo nel caso Diciotti, il Parlamento salverà Salvini negando l’autorizzazione a procedere”.
Il 20 agosto scorso il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio scrisse: “Venti infiniti giorni prigionieri a bordo della Open Arms, a mezzo miglio da Lampedusa. Due soli bagni alla turca, giacigli sul ponte per 164 migranti salvati in zona Sar libica e costretti in “condizioni estreme”, follia e disperazione tanto da arrivare a gettarsi in mare nel tentativo di raggiungere la terraferma. L’Autorità pubblica aveva consapevolezza della situazione d’urgenza e il dovere di porvi fine ordinando lo sbarco delle persone”. Il Procuratore decise di intervenire ordinando il sequestro della nave e lo sbarco dei migranti.

L’indagine riguarda la vicenda dei 164 migranti che l’11 agosto del 2019 erano stati soccorsi dalla nave della ong spagnola Open Arms: per più di due settimane alla nave era stato impedito d’attraccare, mentre in Italia c’era l’ennesima crisi di governo, grazie al comportamento intransigente dell’allora ministro dell’Interno. Gran parte dei migranti era stata costretta a rimanere a bordo della nave, nonostante ci fossero condizioni medico-sanitarie precarie, proprio perchè il governo italiano aveva vietato alla Open Arms l’ingresso nelle acque italiane sulla base del cosiddetto decreto sicurezza bis.
Il TAR del Lazio nella persona di Leonardo Pasanisi aveva poi sospeso il divieto ma era trascorsa un’altra settimana dopo la sentenza, perché i migranti potessero sbarcare.
Il procuratore capo di Palermo, Franco Lo Voi, adesso avrà dieci giorni per valutare le ipotesi di reato e se le confermerà, saranno poste al vaglio del tribunale dei ministri.
Nel caso della Diciotti il tribunale dei ministri di Catania aveva accusato Salvini di sequestro di persona aggravato, ma il Senato aveva respinto l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Per il caso Open Arms, le prove a carico sono l’esito dell’ispezione condotta il 20 agosto dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che poi autorizzò lo sbarco inoltre c’è il decreto del TAR e l’email con cui il comando della Guardia costiera comunicò al ministero dell’Interno il suo “nullaosta allo sbarco”.