NAPOLI BABY RAPINATORE UCCISO DA UN MILITARE DURANTE UNA RAPINA. I PARENTI DEVASTANO IL PRONTO SOCCORSO

DI MARINA POMANTE

Un ragazzo di 15 anni è morto ieri notte a Napoli  durante un tentativo di rapina a un carabiniere in abiti civili. Da quanto è emerso, sembra che il ragazzo fosse armato e avesse puntato l’arma alla testa del carabiniere e il militare ha poi reagito. Nella sparatoria il 15enne è rimasto ferito gravemente. È poi deceduto all’ospedale Pellegrini durante l’intervento chirurgico. Arrivato alle 5.30 al pronto soccorso dell’ospedale, accompagnato da alcuni amici, le sue condizioni risultavano già molto critiche, aveva ferite d’arma da fuoco alla testa e al torace.

I parenti del ragazzo per rabbia e per motivi ancora da accertare hanno danneggiato il pronto soccorso. In un secondo momento si è  appreso che il ragazzo sarebbe stato al centro di un agguato con modalità camorristiche.
Alle 7 i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale si sono resi conto che i danni apportati ad arredi e attrezzature, e l’assenza totale di condizioni igienico-sanitarie adeguate non permettevano lo svolgimento delle attività assistenziali di emergenza in sicurezza, sia per i pazienti che per gli operatori, fino a decidere alle 7,30 la sospensione del servizio di pronto soccorso, con il trasferimento di 8 pazienti presenti nei reparti dello stesso presidio ospedaliero o con ausilio del 118, in altri ospedali cittadini.

Ancora incerta la dinamica dell’accaduto. Sembra invece che il militare dell’Arma abbia solo risposto a un primo colpo di pistola dei rapinatori, e forse è stato il primo a sparare. Un altro ragazzo potrebbe essere stato colpito, ma finora nessuno si sarebbe presentato in ospedale per farsi medicare. Il carabiniere adesso è in caserma e viene ascoltato dagli inquirenti.