IRAQ: ATTENTATO A MILITARI ITALIANI. 5 FERITI TRE SONO GRAVI

DI MARINA POMANTE

Stamattina intorno alle 11,30 ora locale, c’è stato un attentato contro un convoglio militare italiano in Iraq . Una pattuglia della Task Force 44, composta da militari del 9° Reggimento “Col Moschin” e del Gruppo Operativo Incursori della Marina militare, è stata investita dall’esplosione di un ordigno rudimentale a sud di Erbil, sulla strada che va verso Kirkuk, nel nord del Paese. Sono 5 i militari feriti tra cui 3 in condizioni gravi, ma nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita.

Dalle prime notizie, i soldati sono stati investiti dall’esplosione mentre si recavano a piedi verso i loro mezzi e sarebbero rimasti feriti alle gambe.

Come ha dichiarato lo Stato maggiore della Difesa, l’attentato è avvenuto in tarda mattinata, quando uno IED (Improvised Explosive Device) è detonato mentre passava un team misto di Forze speciali italiane. La squadra era impegnata in attività di addestramento a (“mentoring and training”) a supporto delle Forze di sicurezza irachene impegnate, nella lotta contro l’Isis.

Sono subito scattati i soccorsi per i cinque militari coinvolti, che sono stati evacuati e trasportati in ospedale “Role 3”, con elicotteri USA della coalizione.

Tre soldati del gruppo sono giudicati in gravi condizioni. I feriti sono due militari del Reggimento Col Moschin, reparto incursori delle Forze speciali dell’Esercito, e tre militari del Comsubin, reparto di incursori della Marina Militare. Informati immediatamente i familiari.

Tre dei militari feriti hanno riportato gravi lesioni alle gambe e per uno di loro si dovrà procedere all’amputazione di parte della gamba.

Il Capo di Stato maggiore della difesa Enzo Vecciarelli ha messo al corrente dell’accaduto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che al momento segue gli sviluppi della situazione. Il ministro ha dichiarato: “Vicinanza alle famiglie dei militari colpiti”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Conte, sono stati informati dell’attentato e anche loro hanno espresso “profonda vicinanza alle famiglie e ai colleghi dei militari coinvolti”.

Per l’attentato la Procura di Roma ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime.
Saranno i Reparti operativi speciali dei Carabinieri ad occuparsi delle indagini sul posto, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Francesco Caporale e del Pm Sergio Colaiocco

I militari italiani sono in missione in Iraq impegnati nell’Operazione “Prima Parthica – Inherent Resolve”.
Missione partita il 14 Ottobre 2014 dopo l’espansione dell’autoproclamato Stato islamico nel Paese mediorientale, al fine di portare supporto operativo per contrastare l’organizzazione terroristica, porre i confini in sicurezza, ristabilire la sovranità dello Stato, formare Forze Armate e di Polizia in grado di garantire la sicurezza della Nazione.

L’operazione avviene nell’ambito di una coalizione a guida statunitense.

Nella stessa operazione i militari italiani forniscono personale ai comandi multinazionali in Kuwait e in Iraq, ma anche uomini per l’addestramento delle Forze armate di Polizia Irachene.

Tra pochi giorni ricorrerà il triste anniversario dell’attentanto di Nassiriya del 12 novembre 2003, dove persero la vita 19 italiani, tra cui cinque militari dell’esercito, due civili e dodici carabinieri oltre a 9 iracheni.