IL PATTO SEGRETO TRA I DUE MATTEO CONTRO IL CONTE BIS

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 15-10-2019 Roma Politica Trasmissione tv “Porta a Porta” Nella foto Matteo Salvini, Bruno Vespa, Matteo Renzi Photo Roberto Monaldo / LaPresse 15-10-2019 Rome (Italy) Tv program “Porta a Porta” In the pic Matteo Salvini, Bruno Vespa, Matteo Renzi

Due leader che fino a ieri potevano definirsi su sponde diverse, oggi usano le stesse tattiche per creare confusione e instabilità all’Esecutivo di Governo. Matteo Renzi attacca gli alleati e se la prende con Giuseppe Conte, proprio come fa Matteo Salvini. Parla di quali siano le tempistiche giuste per andare al voto. Proprio come fa Matteo Salvini. Insomma, quanto dichiarato dal leader di Italia Viva a Porta A Porta sembra essere una sorta di linea continua iniziata a tracciare diverse settimane fa. Ora, da Bruno Vespa, è lui stesso a parlare di una possibile alleanza Renzi-Salvini. Non ora, ma in futuro e se alcune cose dovessero cambiare.”Salvini cercherà di spostarsi al centro. Iv è una calamita e porterà a una polarizzazione al centro, scommetto che la prossima sfida dei prossimi due-tre anni non sarà degli estremismi ma al centro, lo ha affermato Renzi nell’intervisa di Bruno Vespa. “Un’alleanza con Salvini al centro? Mai dire mai. Credo proprio che vedere Vespa con il popcorn vale il prezzo del biglietto”. Una battuta? Forse, ma la storia della politica italiana (e anche di quella renziana) non può che andare oltre l’ironia.

I due Matteo egocentrici al punto giusto, con i loro miseri poteri, da più di un anno portano a spasso il Governo Conte1, e il Governo Conte2. Stessa strategia e stesso modus operandi, uno sfiancamento lento e stressante che porta allo sfinimento e quando il Governo avrà una defiance, e non troverà appigli giusti, l’ex premier sferrerà il colpo mortale. Per Matteo Renzi è proprio una guerra da vincere battaglia, per battaglia, lo fa ogni giorno, centellinando e provocando, oggi ha annunciato: “senza accordo sulla Giustizia sfiduceremo Bonafede entro Pasqua”. Mentre non si placano l’ostilità verso Conte, e dice : “se vuole sfiduciarmi deve riuscirgli”. L’ex premier va giù a testa bassa e lo fa a Porta a Porta: “Volevano buttarci fuori dalla maggioranza, ma non ci sono riusciti”
Renzi sfodera le armi e prosegue la sua guerriglia contro il Governo: “Eleggiamo direttamente il premier. E Conte, se vuole restare, cancelli il reddito di cittadinanza e dia i soldi alle aziende”. E ancora: “Non voglio morire grillino.
Eppure ieri è stata una giornata che prevedeva modi più distesi verso la maggioranza, con l’accordo sul decreto intercettazioni che ha retto al primo vero esame in Commissione giustizia al Senato. Nel pomeriggio, però, la situazione è precipitata quando i renziani sono tornati a votare con il centrodestra in commissione alla Camera sulla proposta di legge del forzista Enrico Costa, che puntava a cancellare la riforma Bonafede sulla prescrizione. Il provvedimento di Costa è stato bocciato, con il governo che è riuscito a tenere solo grazie al voto della presidente della commissione. Poi però la tensione è salita alle stelle, con la nota ufficiale del Pd a preannunciare ciò che poteva accadere dopo “l’annuncio” di Renzi da Vespa. Nel mezzo, però, da registrare le parole del segretario del Pd Zingaretti: “Basta con questo chiacchiericcio incomprensibile”.

L’ex premier si muove come un pugile e sfianca l’avversario fino a metterlo alle corde. Con furbizia e scaltrezza, da vecchio politico, attende il momento perfetto per sferrare il ko alla maggioranza, che tiene legata a se a doppio filo. Forte del fatto che “abbandoni e squalifiche”, sono sempre dietro l’angolo, con una politica che sembra sempre più simile al Calciomercato.
Sta usando la tattica del logoramento lento, ieri ha posto sul tavolo varie proposte che vanno in contrasto con la maggioranza. E poi la sfida finale sul reddito di cittadinanza che sta sempre piu stretto al leader di Italia viva.
Bisognerà aspettare e vedere nei prossimi giorni chi farà il passo indietro, non c’è uno strappo definitivo, ma sicuramente c’è in logorio lento e stressante.
L’altro Matteo dal canto suo risponde: “Io e Matteo Renzi siamo come il giorno e la notte. Abbiamo una concezione della vita, del mondo e della politica completamente opposta”, il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite del programma di Retequattro Stasera Italia, condotto da Barbara Palombelli, risponde all’ipotesi di un “patto tra i due Mattei”, Salvini e Renzi, per andare al voto, semmai dovesse cadere il governo Conte bis. 

Lo fanno “per il bene del Paese l’ intesa padano-toscana si può anche fare. Lo afferma anche l’ex ministro leghista Gian Marco Centinaio “Se ci fosse ben venga”, lo fa riflettendo sull’ ipotesi di partecipare a un governo “elettorale”, ovvero a un esecutivo a tempo, con Lega e Italia Viva insieme, che traghetti il Paese verso elezioni politiche anticipate, “l’ importante è andare al voto e non fare un terzo governo che agli italiani non serve a niente”. Sono proprio tutte queste ipotesi, queste suggestioni, questi scenari veri o verosimili, fatte da registi occulti a tenere vivo il dibattito all’ interno del centrodestra, l’incognita Renzi a far da variabile, non troppo indipendente.
“In caso di crisi, il capo dello Stato deve vedere se c’è una maggioranza alternativa”, prosegue ancora Centinaio, “perché lo prevede la Costituzione, ma l’auspicio è che Mattarella prenda una posizione e dica basta a un terzo governo litigioso come i due precedenti e si vada al voto”. Non sono ipotesi dunque, ma anche le regole del gioco quasi surreale che supporta l’ ipotesi dei due Mattei al comando.

Per ora aspettiamo sulla scacchiera la mossa del “pedone” Renzi pronto a dare scacco matto al Conte bis.