IL PAPA AGLI STUDENTI: LA DIPENDENZA DAL TELEFONINO E’ UNA DROGA

DI MARINA POMANTE

 

Il Papa in occasione dell’Anno Giubilare Aloisiano ha ricevuto in udienza gli studenti del liceo classico statale Ennio Quirino Visconti di Roma, ai quali ha chiesto di “liberarsi dalla dipendenza del cellulare”, prediligendo la “cura della propria interiorità” anche per mezzo del silenzio, allo scopo di ascoltare la propria coscienza.

Bergoglio ha anche parlato del bullismo, definendolo “un seme di guerra” ed ha esortato i ragazzi a combatterlo.

Poi, con un discorso estemporaneo e rivolgendosi agli ascoltatori insistendo sul tema del telefonino, ha detto: “Voi sicuramente avete sentito parlare del dramma delle dipendenze, della dipendenza delle droghe, dipendenza del chiasso, ma la dipendenza del telefonino è molto sottile”. Il Papa ha tenuto a precisare come il telefonino sia un grande progresso, un grande aiuto ed è bello che sia usato da tutti ma, ha poi spiegato: “quando si diventa schiavi del telefonino, si perde la libertà”.
E poi ancora il Santo Padre ha parlato della bellezza del comunicare ma che questo costituisce lo stesso “pericolo di una droga, perchè il telefonino è una droga” e la comuncazione secondo lui si riduce in “semplici contatti. La vita non è per contattarsi, è per comunicare”.

Ha aggiunto poi il Papa: “Ricordiamoci quello che scriveva Sant’Agostino In interiore homine habitat veritas, vale per tutti, per chi crede e per chi non crede. Solo nel silenzio interiore si può cogliere la voce della coscienza e distinguerla dalle voci dell’egoismo e dell’edonismo”.
E ha finito con  la sua supplica a non aver paura delle diversità, suggerendo quanto il dialogo tra diverse culture possa arricchire il Paese e la Patria, specificando come grazie ad esso l’individuo è capace di guardare avanti verso una terra che non è solo per alcuni ma per tutti.