È MORTO GIANRICO TEDESCHI, AVEVA 10O ANNI

DI MARINA POMANTE

E’ morto nella sua casa di Pettenasco in provincia di Novara, Gianrico Tedeschi, grande interprete del teatro italiano. Aveva compiuto 100 anni lo scorso 20 aprile.
Legò per molti anni la sua immagine al Carosello con la pubblicità delle caramelle Sperlari.
La notizia è stata data nella tarda serata di ieri dal web magazine Buongiorno Novara.
Era nato a Milano nel 1920. Per i suoi 100 anni ha ricevuto un messaggio di auguri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Viveva a Crabbia sul lago d’Orta, insieme alla moglie Marianella Laszlo, anche lei attrice, e alle due figlie: Sveva, che ha seguito le sue orme diventando attrice, ed Enrica, docente universitaria di sociologia, avuta dal primo matrimonio.

La sua lunga carriera è iniziata in un campo di prigionia dove era stato portato perché si era rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò. Venne internato nei campi di Beniaminovo, Sandbostel e Wietzendorf. Durante la prigionia conobbe un altro internato destinato a diventare celebre, Giovannino Guareschi. A Sandbostel recitò per la prima volta nella parte di Enrico IV nell’omonima opera di Pirandello.

Tedeschi ha lavorato con i più grandi registi, da Luchino Visconti a Giorgio Strehler a Luca Ronconi.

Il primo debutto nel ‘47 in Sotto i ponti di New York di Maxwell Anderson, neo realismo americano; col secondo entra dalla porta goldoniana della Locandiera e delle Tre sorelle cecoviane.
Diplomato all’Accademia a Roma, Tedeschi è un attore affabile e di forte empatia col pubblico, dotato di umorismo understatement, quindi ideale per iniziare, con grandi partner Cervi e la Pagnani, e di volta in volta affrontare tournée e grandi successi del dopoguerra come Harvey e Quel signore che venne a pranzo, entrambi noti al cinema. Qui c’è l’incontro col Goldoni speciale di Strehler (La vedova scaltra) ed è Pantalone nello storico Arlecchino in giro per Urss e Usa. Non gli sono sconosciuti Shakespeare (La dodicesima notte) e i francesi, da Giraudoux di Ondine a De Musset a Ionesco e diventa una colonna allo Stabile di Genova.

La sua peculiarità era recitare testi brillanti e musical nei quali si trasformava in attore molto impegnato, affrontando parti molto drammatiche, con il piacere del gioco, come un bambino, che è poi è il segreto stesso del recitare. Tedeschi era capace di lottare con le angosce esistenziali di Bernhard, mettendo un pizzico di cinico umorismo, mentre era anche, in omaggio a Shaw, un magnifico prof. Higgins nella storica My fair lady nel ’63 con Delia Scala e Carotenuto.

Anche nello spettacolo leggero offri parti molto brillanti, 1961 affiancò Bice Valori e Lina Volonghi nel varietà ‘Eva ed io’ di Antonello Falqui. Nel 1977 partecipò a ‘Bambole, non c’è una lira’. Prese parte anche ai grandi sceneggiati della Rai, interpretando, tra gli altri, personaggi come Marmeládov in ‘Delitto e castigo’ (1963), Sorin ne ‘Il gabbiano’ (1969) e Paolino in ‘Demetrio Pianelli’ (1963).

Marina Pomante

Libero professionista, con la passione della scrittura.
Spirito libero, impegnata nel sociale, con lo sguardo rivolto sempre agli ultimi.
Sempre attenta ad uni’nformazione ricercata e attuale.
Scrive tra sogno e realtà.