CORONAVIRUS, PREOCCUPA LA LOMBARDIA. DISTRIBUITI 208 MILIONI DI MASCHERINE. AUMENTANO LE VIOLENZE DOMESTICHE

DI MARINA POMANTE

I nuovi casi di persone positive in Italia sembrano in aumento rispetto alla rilevazione di ieri, ma sono dovuti alla Lombardia che ne ha comunicati oggi ben 419 relativi alle scorse settimane e non all’ultimo giorno. Tutta l’Italia è in attesa di sapere come e quali saranno le nuove regole che il governo metterà in atto a partire dal 18 maggio. Intanto, il ministro Boccia apre agli spostamenti tra Regioni, ma tenendo conto dell’andamento dell’epidemia nei singoli territori e dietro l’adozione con un protocollo molto rigido.

Dai dati della Protezione civile, c’è stato un incremento di 1.402 casi. Le persone sottoposte al test e attualmente positive al virus sono 81.266, con un calo di -1.222 assistiti rispetto al giorno prima. Di questi, 952 sono in terapia intensiva (47 in meno rispetto a ieri) e altre 12.865 sono ricoverati in altri reparti (674 in meno rispetto al giorno precedente). I morti sono 30.911 (172 in più nelle ultime ore). Sono invece 109.039 le persone guarite o dimesse dagli ospedali dall’inizio dell’emergenza ( 2.452 in più rispetto a 24 ore fa). Le persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia sono 221.216.
Nella giornata di oggi ci sono stati ennesimi confronti con le amministrazioni locali. Il primo ad autorizzare gli spostamenti fra Regioni è stato il governatore della Liguria, Giovanni Toti. A mettere un freno è però immediatamente intervenuto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: “Due Regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una Regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche. Questo meccanismo non è stato ancora definito perché è il più complesso e andrà deciso insieme”, ha dichiarato Boccia.

Il ministro della Salute Roberto Speranza nella giornata mondiale dell’infermiere, ha voluto ringraziare tutti i camici verdi. “In questi giorni, il loro volto provato è diventato il simbolo dell’impegno per affrontare l’emergenza. Il loro lavoro va sostenuto sempre per tutelare il diritto alla salute di tutti noi”. Da quando si è diffuso il virus, 12mila di loro hanno contratto la Covid-19 e 39 sono deceduti. Un ringraziamento lo ha espresso anche Papa Francesco: “In questo tempo della pandemia hanno dato esempio di eroicità”.

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri è intervenuto sulla mancanza di mascherine denunciata da Federfarma. “Dall’inizio dell’emergenza ne abbiamo distribuite 208,8 milioni. Le Regioni nei loro magazzini ne hanno 55 milioni. Le abbiamo date agli ospedali, al personale sanitario e parasanitario, alle forze dell’ordine, al settore della pubblica amministrazione centrale e locale”, si è difeso.

E ancora: “Il prezzo è fissato a 50 centesimi più Iva è e resterà quello”.

Un dato purtroppo altamente negativo che è emerso dal periodo di quarantena in Italia sono gli episodi di violenza

I nuovi casi di persone positive in Italia sembrano in aumento rispetto alla rilevazione di ieri, ma è dovuti alla Lombardia che ne ha comunicati oggi ben 419 relativi alle scorse settimane e non all’ultimo giorno. Tutta l’Italia è in attesa di sapere come e quali saranno le nuove regole che il governo metterà in atto a partire dal 18 maggio. Intanto, il ministro Boccia apre agli spostamenti tra Regioni, ma tenendo conto dell’andamento dell’epidemia nei singoli territori e dietro l’adozione con un protocollo molto rigido.

Dai dati della Protezione civile, c’è stato un incremento di 1.402 casi. Le persone sottoposte al test e attualmente positive al virus sono 81.266, con un calo di -1.222 assistiti rispetto al giorno prima. Di questi, 952 sono in terapia intensiva (47 in meno rispetto a ieri) e altre 12.865 sono ricoverati in altri reparti (674 in meno rispetto al giorno precedente). I morti sono 30.911 (172 in più nelle ultime ore). Sono invece 109.039 le persone guarite o dimesse dagli ospedali dall’inizio dell’emergenza ( 2.452 in più rispetto a 24 ore fa). Le persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia sono 221.216.
Nella giornata di oggi ci sono stati ennesimi confronti con le amministrazioni locali. Il primo ad autorizzare gli spostamenti fra Regioni è stato il governatore della Liguria, Giovanni Toti. A mettere un freno è però immediatamente intervenuto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: “Due Regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una Regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche. Questo meccanismo non è stato ancora definito perché è il più complesso e andrà deciso insieme”, ha dichiarato Boccia.

Il ministro della Salute Roberto Speranza nella giornata mondiale dell’infermiere, ha voluto ringraziare tutti i camici verdi. “In questi giorni, il loro volto provato è diventato il simbolo dell’impegno per affrontare l’emergenza. Il loro lavoro va sostenuto sempre per tutelare il diritto alla salute di tutti noi”. Da quando si è diffuso il virus, 12mila di loro hanno contratto la Covid-19 e 39 sono deceduti. Un ringraziamento lo ha espresso anche Papa Francesco: “In questo tempo della pandemia hanno dato esempio di eroicità”.

Il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri è intervenuto sulla mancanza di mascherine denunciata da Federfarma. “Dall’inizio dell’emergenza ne abbiamo distribuite 208,8 milioni. Le Regioni nei loro magazzini ne hanno 55 milioni. Le abbiamo date agli ospedali, al personale sanitario e parasanitario, alle forze dell’ordine, al settore della pubblica amministrazione centrale e locale”, si è difeso. E ancora: “Il prezzo è fissato a 50 centesimi più Iva è e resterà quello”.

Un dato purtroppo altamente negativo che è emerso dal periodo di quarantena in Italia sono gli episodi di violenza domestica registrati dal 27 marzo a 20 aprile tramite l’app diffusa dal Viminale, Youpol. Su 117 casi segnalati, il 90% delle vittime erano donne. In undici settimane sono stati undici i femminicidi sul territorio nazionale.

domestica registrati dal 27 marzo a 20 aprile tramite l’app diffusa dal Viminale, Youpol. Su 117 casi segnalati, il 90% delle vittime erano donne. In undici settimane sono stati undici i femminicidi sul territorio nazionale.