CORONAVIRUS, GLI STATI UNITI ALZANO IL LIVELLO D’ALLERTA A 4. LA CALIFORNIA DICHIARA LO STATO D’EMERGENZA

Sale il livello di allerta negli Stati Uniti per coronavirus, dopo la morte di altre due persone, il bilancio è salito a 11. La California dichiara lo stato di emergenza. Il governatore Gavin Newsom ha spiegato, durante una conferenza stampa, che la misura allenta alcuni standard regolatori e facilita la risposta all’epidemia.

Intanto la Camera approva uno stanziamento di 8 miliardi di dollari per fronteggiare la diffusione del virus. Il provvedimento passerà la prossima settimana al vaglio del Senato. Il presidente Donald Trump, che aveva chiesto un finanziamento di 2,5 miliardi, entusiasta su Twitter: “Questa è una grande notizia per la salute, l’economia e per la nostra nazione”.

Trump ha inoltre ironizzato sulla difficoltà di non potersi toccare la faccia per evitare di essere contagiato dal coronavirus. “Non mi tocco la faccia da settimane! Mi manca”, ha scherzato durante un vertice alla Casa Bianca con i Ceo delle compagnie aeree mentre la dottoressa Deborah Birx, del team Usa che guida la risposta al coronavirus, sottolineava l’importanza di lavarsi le mani e di non toccarsi gli occhi e la faccia. E sui social media è immediatamente scattata, con successo, la corsa alle foto del tycoon mentre si tocca la faccia nelle ultime settimane.
                                                                                                            
Non sono previste ulteriori restrizioni sui viaggi negli Stati Uniti per il coronavirus. Lo ha detto il vice presidente Mike Pence che coordina la risposta Usa all’epidemia, sottolineando come le valutazioni restino un ‘work in progress’. Gli Usa hanno alzato il livello a 4, ovvero di massima allerta, i viaggi in Lombardia e Veneto. Tutti i passeggeri in partenza dall’Italia che arrivano negli Stati Uniti, dovranno inoltre sottoporsi ai test sul coronavirus. L’immunologo Anthony Fauci, della task force contro il coronavirus della Casa Bianca, ha precisato che la massima allerta imposta su Veneto e Lombardia è legata all’eccezionale numero di contagi in quella zona.



La United Airlines ridurrà i voli interni del 10% e globali del 20% ad aprile e maggio. Questo taglio comprende anche la sospensione dei collegamenti con Shanghai, Pechino, Chengdu e Hong Kong. La compagnia ha pertanto eliminato le tariffe prevista per i cambi di prenotazione dei voli tra il 3 e il 31 marzo. United ha inoltre congelato le assunzioni e posticipato i premi di produzione in busta paga relativi al 2019 dal primo aprile al primo luglio.


Ieri altri 39 morti in Cina per il coronavirus che portano il totale nel Paese a oltre 3.000. Lo hanno reso noto le autorità di Pechino. In lieve aumento i contagi: 139 contro 119 il giorno precedente, tutti nella provincia di Hubei. Ieri sono stati anche registrati 143 nuovi casi sospetti e si è avuto conferma delle dimissioni di 2652 pazienti, per un totale di 49.856 guariti. Restano in gravi condizioni 6416 persone, 390 di meno. A Hong Kong, secondo la stessa fonte i casi sono 100, con 2 morti e 10 a Macao. I casi confermati in Cina sono 80.409.


Mentre la Corea del Sud ha registrato 438 nuovi casi di coronavirus, portando il totale nazionale a quota 6.000 . Lo riferisce il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), secondo cui ci sono stati 3 ulteriori morti che hanno fatto salire il bilancio dei decessi a 35. Gran parte delle nuove infezioni sono relative a Daegu, la quarta città sudcoreana con i suoi 2,5 milioni di abitanti, dove ha sede la Chiesa di Gesù Shincheonji, una setta religiosa individuata come un fortissimo focolaio.

Il ministro iraniano dell’Industria, delle Miniere e del Commercio, Reza Rahmani è risultato positivo al test per il coronavirus. Lo riferisce il sito di informazione Asr-e Iran, spiegando che il ministro è ricoverato in un ospedale di Teheran e ”le sue condizioni di salute stanno migliorando”. L’Oms parla di 593 casi totali e 43 decessi. Al primo marzo, si contano 205 nuovi contagi e 9 morti. Eppure molti esperti sono convinti che a Teheran e dintorni la situazione sia molto più grave del previsto. Secondo quanto riportato dalla Bbc, ad esempio, il coronavirus avrebbe provocato il decesso di almeno 210 persone. Se questa proiezione dovesse corrispondere alla realtà, i pazienti infetti sarebbero molti di più nell’arco di migliaia.

Il portavoce del ministero della Sanità iraniano, Kianush Jahanpur, ieri ripreso dall’emittente di Stato Irib, ha dato le ultime novità sul Covid-19: “Sono stati registrati in totale 385 nuovi casi, mentre il numero totale di quelli infetti a partire da domenica pomeriggio è pari a 978. Voglio dire che ci sono stati 11 morti tra i nuovi 385 casi che hanno portato il numero totale di casi letali a 54”

IRAQ – Le autorità di Baghdad hanno registrato il primo decesso per coronavirus in Iraq. Si tratta di un uomo di 70 anni morto a Sulaimani poco dopo essere risultato positivo al test. La direzione sanitaria di Sulaimani ha precisato che le condizioni di salute della vittima erano ”precarie” prima di aver contratto il Covid-19.

Il portavoce della direzione sanitaria di Suleimani, Yad Naqishbandi, ha spiegato che la vittima era ricoverata ”in terapia intensiva”. Il ministro della Sanità del Kurdistan iracheno, Saman Barzinji, ha affermato all’emittente Rudaw che l’uomo che ha perso la vita dopo aver contratto il coronavirus era un esponente religioso. Al momento non è chiaro se il chierico si fosse recato di recente in Iran.

Il Kurdistan iracheno ha adottato una serie di misure restrittive per contenere la diffusione del nuovo coronavirus, predisponendo la chiusura delle scuole e riducendo le ore di lavoro nelle istituzioni governative. Le autorità curde e irachene hanno anche disposto la chiusura dei loro confini con l’Iran e cancellato i voli diretti con le città iraniane. I cittadini iracheni che rientrano dall’Iran vengono sottoposti a una quarantena di 14 giorni.

POLONIA – Primo caso confermato di contagio da coronavirus in Polonia. Secondo quanto reso noto dal ministro della Salute, Lukasz Szumowski, il paziente sta bene e viene curato in ospedale a Zielona Gora, nella parte occidentale del paese. Il paziente, è stato inoltre reso noto, ha recentemente visitato la Germania. In totale nel paese ci sono 500 persone in quarantena e 68 casi sospetti.

BRUXELLES – Un dipendente dell’Eda, la European Defence Agency con sede a Bruxelles, sarebbe stato trovato positivo al Sars Cov 2, il coronavirus che provoca la Covid-19. Lo scrive Euractiv, citando un’e-mail interna e una fonte dell’Eda. Il funzionario avrebbe contratto la malattia viaggiando in Italia la settimana scorsa; successivamente, riporta Euractiv, avrebbe partecipato ad una riunione con altri 30 funzionari di altre istituzioni Ue la settimana scorsa, che sarebbe durata quattro ore. Sabato scorso avrebbe iniziato ad accusare sintomi e sarebbe risultato positivo al test.

SPAGNA – Seconda vittima del nuovo coronavirus in Spagna. Si tratta di un uomo di 82 anni che soffriva di altre patologie croniche. Ieri, le autorità sanitarie di Madrid avevano annunciato il primo decesso, dopo i risultati dell’autopsia condotti su un uomo morto il 13 febbraio scorso in un ospedale di Valencia. Al momento in Spagna si contano 200 casi di nuovo coronavirus.