CONTE: “A VENEZIA STATO D’EMERGENZA”. E CONTINUA L’ACQUA ALTA

DI MARINA POMANTE

 

Il premier Conte a margine del mini Cdm, ha confermato il decreto che dichiara lo stato di emergenza della città di Venezia, richiesto dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Questo ci consentirà di varare le prime dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso e volte a ripristinare la funzionalità dei servizi.
Per quanto riguarda invece il ristoro dei danni ci sono due fasi. La prima ci consentirà di indennizzare privati ed esercenti commerciali, sino a un limite rispettivamente di 5mila e 20mila euro. Questi soldi potranno arrivare subito. Per chi ha danni più consistenti li quantificheremo con più calma e potranno essere liquidati”, ha detto Conte.

“È un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere”.
Giuseppe Conte si è espresso inoltre sulle polemiche legate al Mose: “E’ un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale”.
“Abbiamo individuato la data del 26 novembre per riunire il Comitatone, un organo da me convocato per una governance su tutti i problemi strutturali di Venezia: grandi navi, Mose, maggiore coordinamento tra le autorità competenti”, ha aggiunto il premier.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha annunciato: “Il commissario del Mose sarà Elisabetta Spitz, ex direttore dell’Agenzia del Demanio, il super commissario per il Mose”.

Paola De Micheli ha spiegato: “Ci sono stati forti rallentamenti sul progetto che però è compiuto al 93%. Mancano gli ultimi 400 milioni. Sono stati appostati dal governo, non sono fermi per motivi burocratici. Non c’è niente di fermo, i lavori stanno andando avanti”.L’obiettivo, ha aggiunto è di completarlo entro il 2021: “Spero però che ci siano utilizzi parziali anche prima”.

La Giunta comunale di Venezia adotterà un provvedimento voluto dal sindaco Luigi Brugnaro e predisposto dall’assessore al Bilancio e Tributi Michele Zuin, per disporre il posticipo dell’imminente scadenza della quarta rata della Tari, prevista per il 16 novembre, per tutti i cittadini e le imprese dell’intero Comune. La nuova scadenza sarà fissata per il 16 dicembre.

Anche oggi per Venezia non c’è pace
Questa notte il tempo ha mostrato una relativa tregua, il servizio di previsioni del Comune aveva previsto il picco marea alta a 120 centimetri per le 10,55 mentre si è fermata a 113 centimetri. Il bel tempo e l’assenza di vento hanno scongiurato la massima prevista. L’onda di marea è in calo.
L’allerta marea alta, ci sarà di nuovo per venerdì con un picco di circa 140 cm previsto attualmente alle 11:20
Martedì c’è stato il picco più alto di 187 centimetri.
All’ANSA Bernardo Gozzini climatologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e direttore del consorzio Lamma fra Cnr e Regione Toscana ha spiegato la situazione e le cause: “La situazione di Venezia è stata determinata dalla combinazione di due fenomeni: i forti venti di scirocco, con raffiche fino a 100 chilometri orari che stanno soffiano su tutto l’Adriatico, sommati alla marea astronomica”.

Ha inoltre spiegato che il vento: “crea un moto ondoso che fa alzare il livello del mare nella laguna. Sommato alla marea, questo fenomeno ha fatto alzare il mare a livello record”. L’ultima volta che si è registrato un livello del mare così alto a Venezia era 1966, 53 anni fa, quando si alzò di 194 centimetri. Gozzini ha precisato Il fenomeno di oggi è dovuto al mix specifico di fattori, e “non è collegabile ai cambiamenti climatici”.