AVETRANA, ACCOLTI 73 MIGRANTI. 9 GIORNI DI MARE PER UN VIAGGIO DA 5.600 EURO

DI MARINA POMANTE

 

Sono cittadini pakistani quelli sbarcati sulla spiaggia di Torre Colimena e che sono stati condotti all’Hotspot di Taranto per le operazioni di identificazione.

Hanno raccontato del rischioso lungo viaggio che hanno affrontato per arrivare alle coste del nostro Paese, un viaggio che ad ognuno di loro è costato 5.600 euro.
Erano partiti da Bodrum, una penisola, che si estende dalla costa sud-ovest della Turchia fino al Mar Egeo, con un’imbarcazione a vela di circa 14 metri e sono rimasti nascosti in una stiva capace di ospitare una decina di persone al massimo.
Ora i 73 pakistani dicono di sperare di trovare un lavoro.
Nel gruppo degli immigrati ci sarebbero anche 19 minorenni.

Sono stati tutti fermati dai carabinieri, ieri mattina appena sbarcati sulla spiaggia di Torre Colimena, marina di Manduria. Gli uomini delle Forze dell’Ordine erano stati avvisati da un cittadino che col suo cellulare aveva ripreso lo sbarco.
Tutti i cittadini pakistani sono stati intercettati dalle pattuglie della Compagnia di Manduria. Erano in piccoli gruppi e camminavano a piedi sulla strada provinciale che porta ad Avetrana.

L’imbarcazione, è stata posta sotto sequestro dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli (Lecce) che l’ha individuata alla deriva nelle acque antistanti la spiaggia.

Il comandante provinciale dei carabinieri di Taranto, il colonnello Luca Steffensen, ha descritto i dettagli delle indagini che hanno portato al fermo dei due cittadini ucraini ai quali è stato contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il 38enne Oleksii Boiko e il 48enne Serhii Cheromukhin, questi i nomi degli “scafisti” che sono stati condotti in carcere.

Il gruppetto di immigrati è stato portato al campo sportivo di Avetrana per un primo punto di raccolta e qui, sono stati subito accolti dai cittadini in attesa che fossero affidati a Frontex.

Sono stati messi a disposizione due pullman, come ha disposto la Prefettura, per il loro trasferimento all’Hotspot di Taranto e probabilmente nelle prossime ore saranno smistati in altri centri di accoglienza.