Di Enrico Bernini Carri
Bene dopo la parentesi sui rapporti “social” torniamo agli argomento (aihmè) seri.
Come sarà la Seconda Ondata,tutti ci chiediamo: è vero che potrà essere peggio della prima? che ci aspetta un autunno di sofferenza e di nuovi lockdown?
A queste tormentose domande confesso di non saper rispondere sull’impronta ,ma proverò ad esaminare i dati finora in nostro possesso, elaborando delle semplici considerazioni.
(che è sempre molto lucido e puntuale nelle sue analisi).(immagini allegate con situazione in confronto tra Nord ,Centro e Sud Italia).In attesa dei dati dell’amico Umberto Buelli (che potranno confermare o smentire le mie considerazioni),prendo spunto dai dati raccolti e pubblicati da Prof.[Piersante Sestini](https://www.facebook.com/piersante.sestini?__cft__[0]=AZV9jEA4-XgUyNqFaQAS3z-qlCvIiAJmUOvJD2NXXDMbECPZMpu8eSTlhnTxE6vdK-0q_kRiEr3U5l9NN_VJlMblIxezTk6aIsWhFQicB5AVoVHVsz4tZFd0NEJ9zvv1MXE&__tn__=-]K-R)
Tutte le ansie e i timori nascono dal confronto con l’altra terribile Pandemia che fu quella influenzale del 1918 da virus H1N1(detta la Spagnola);in quel caso il mondo fu attraversato da tre spaventose ondate di influenza dal giugno del ’18 a marzo del ’19, di cui la peggiore fu sicuramente la seconda(vedi immagine). Ma come andò veramente e la seconda fu veramente così devastante?Sicuramente sì ,perchè in realtà la prima ondata era passata quasi inosservata e considerata come un banale raffreddore “rinforzato “(in Italia ci fu qualche decina di decessi,cosa normale in un paese in guerra attanagliato dalla fame e dalla miseria) e la terza ondata fu comunque “modesta” se commisurata alla seconda (in tutto il mondo alla fine il numero di morti si stimò tra i 50 e 90 milioni).
Quindi,quali analogie possono esistere con questa pandemia da Sars-Cov2? Io non voglio entrare nella kermesse polemica tra lo schieramento degli ottimisti e quello dei pessimisti, ma mi limito a fare una analisi il più possibile lucida dei dati oggi in nostro possesso.
Come primo elemento voglio considerare che indubbiamente il Nord Italia come si vede dai grafici è stato molto più interessato dalla Pandemia tra i mesi di marzo e maggio con picchi di oltre 20 ricoveri in Terapia Intensiva ogni 100000 abitanti(Lombardia in testa); il Centro con picchi di poco più di 10 ricoveri in T.I. per 100000 abitanti(Marche in testa),quindi la metà del Nord; il Sud con picchi di 3/4 ricoveri in T.I. x 100000 abitanti(Puglia in testa),meno della metà del Centro.
Da questo si deduce che il virus (complici diversi fattori) ha circolato in maniera più intensa al Nord rispetto a tutte le altre parti d’Italia.
Come secondo elemento dobbiamo considerare l’immunità provocata dall’infezione virale che ad oggi sembra essere robusta e finora stabile(non sappiamo per quanto tempo): a sostegno di quanto detto,almeno in Italia, non si registrano casi di reinfezioni(due certificati in tutto il mondo)e i dati degli esami sierologici hanno mostrato nella maggior parte dei casi una adeguata stabilità delle IgG (senza dimenticare la robusta risposta da memoria immunitaria cellulo-mediata da linfociti T).
Come terzo elemento dobbiamo considerare che il virus causa nella maggior parte dei casi una infezione asintomatica o paucisintomatica non denunciata dai soggetti: secondo uno studio cinese le infezioni reali non denunciate potrebbero rappresentare oltre l’80%(cosiddetti “casi fantasma”). Questo ci porta a presumere che le persone che hanno avuto contatto col virus siano molte di più rispetto a quanto previsto dalle statistiche iniziali e che esse comunque abbiano finora maturato una immunità sufficiente a proteggerle (perchè se no si sarebbero ammalate prima o poi).
Queste semplici premesse ci consentono di fare una valutazione oggettiva di quanto sta accadendo(tenendo presente che essa è fatta sui dati finora in nostro possesso) e ci introduce alle considerazioni che esamineremo nella seconda parte dell’articolo prossimamente.
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