Di Marina Pomante
“Covid-19” diventa una canzone. Una poesia che squarcia il cielo in tempesta sul mondo
Un virus subdolo che piega gli anziani, querce che diventano giunchi e sfidano questo vento assassino. Ma il vento non spezza un albero che sa piegarsi.
Una canzone intima che diventa universale. Intrappola le nostre paure e le fa esplodere in un grido di speranza.
Siamo erba, siamo mare, siamo come foglie cadute… Siamo tegole antiche che sorreggono le nostre radici.
La speranza è nel pianto di un bambino. Dove la vita finisce, un’altra nasce…
Spiazzati, ma consapevoli e forti, a combattere la nostra guerra.
Non abbassiamo lo sguardo e come eroi silenziosi ogni padre, madre o figlio, faranno parte del nostro vissuto. Eroi dei giorni nostri, eroi caduti, in questa guerra silenziosa
Una canzone graffiata dal dolore.
“Covid-19” una canzone che percorre questo tempo così funesto.
Arrangiamento e voce Fabio Martoglio
Testo: Mario Rigli.
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