UN INCONTRO D’AMORE ALQUANTO SINGOLARE

Di Sergio Garbellini

Un dialogo sereno con sincerità e rispetto … (di Sergio Garbellini)

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“Francesco scusa, siamo grandi amici
e in verità non t’ho mai chiesto niente !
Però ho notato che abbracciavi Cinzia
e l’hai trattata alquanto gentilmente,
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io ti conosco come un latin lover,
pertanto quel tuo gesto è naturale.
ma c’è qualcosa d’intimo fra voi,
intendo nel settor sentimentale?
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Si tratta dell’ennesima conquista?
Ti prego solo d’essere sincero !”
L’amico un po’ sorpreso guardò Mario
e gli rispose, in tono un po’ severo:
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“Ma cosa stai dicendo? Cinzia è solo
la mia più cara e più sincera amica,
ci conosciam dal tempo della scuola
è un’amicizia veramente antica,
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ma non c’è altro, massimo rispetto,
non mi son mai permesso d’iniziare
un dialogo orientato sull’amore,
un tasto che potrebbe rovinare
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quest’amicizia unica e perfetta
basata sulla stima e confortata
da splendidi riscontri nel passato,
ma questa è una domanda interessata?”
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A questo punto Mario era in dovere
di dirgli il sentimento che provava,
ma che teneva chiuso nel suo cuore,
in qualche modo se ne vergognava !
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Rispose: “In tutta fede sono cotto,
mi piace veramente tanto, tanto,
non oso confessarle il sentimento
che provo in modo dolce, sacrosanto !”
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Francesco lo sapeva che il suo amico
soffriva d’una chiara timidezza,
le donne gli accrescevano il disagio
e disse in amicizia, con fermezza:
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“Se vuoi ci parlo solo per fissare
un breve incontro per far conoscenza,
però non esser timido, altrimenti
ti vede imbarazzato e l’accoglienza
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sarà contraria a quella che ti aspetti,
la vado ad avvisare e te le mando !”
E poco dopo Cinzia era di fronte
a Mario che le disse farfugliando:
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“Ti chiedo scusa se mi son permesso
di disturbarti, ma desideravo
da tanto tempo far la conoscenza,
perdonami se io non sono bravo
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a presentarmi in forma più sicura,
purtroppo sono timido all’inizio,
ma se mi sciolgo svelo il mio valore,
ti prego, non esprimere un giudizio
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in questa complicata situazione,
per me che manco proprio d’esperienza
nel corteggiar le donne in generale,
ma se mi lasci entrare in confidenza …”
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Sorrise Cinzia alquanto compiaciuta
e gli rispose: “Sono studentessa
al terzo anno di psicologia,
non star così con l‘aria sottomessa,
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rilassati e dimmi in tono dolce
che cosa mi vorresti confessare,
Francesco m’ha accennato brevemente,
con me ti puoi aprire e confidare …
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Ascolta Mario, ci frequenteremo
così ti studierò più da vicino,
se proverò qualcosa nel mio cuore,
ovvero se sei l’uomo del destino …
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con te sarò sincera sino in fondo,
per ora questa tua infatuazione
me la terrò nell’intimo con cura,
sperando che diventi una passione !”
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Rispose Mario: “Sei una ragazza
speciale, dolce, bella e singolare,
vorrei che m’accettassi nel tuo cuore,
per stare insieme e per poterci amare !”
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SERGIO GARBELLINI
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Autore di varie raccolte di poesie (tra cui : LA VITA E’ DONNA, L’ALDILÀ’, LE MIE POESIE ecc. caratterizzate da uno stile popolare, del tutto personale, con tendenza alla razionalità, per meglio illustrarne gli aspetti interiori ed esteriori dell’animo umano, ma, soprattutto, prive di ermetismo) annovera, sempre in ognuna di esse, un qualcosa di particolare che è parte integrante dei suoi concetti poetici, analizzando in modo profondo le sensazioni, le speranze, i problemi, le esperienze, le delusioni ed i desideri di ognuno di noi.
I brani non vertono sulla classica sublimazione di cui, molto spesso, si servono i poeti nel decantare le loro ispirazioni, ma hanno una propria fisionomia che rispecchia fedelmente il linguaggio unico dell’Autore nell’esporre fedelmente l’interiorità dell’animo in rapporto alla vita sociale e sentimentale delle persone.