Di Sergio Garbellini
Troppi scheletri nascosti nell’armadio … (di Sergio Garbellini)
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La chiesa era stracolma di invitati,
il prete stava in piedi sull’altare
ad aspettar quei dolci innamorati
che, oggi, si dovevano sposare …
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Lo sposo era fuori e l’attendeva,
guardando l’orologio ogni minuto,
ma lei, purtroppo, ancor non si vedeva
e il tempo della messa era scaduto !
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In preda a un nervosismo generale,
si mise a camminare sul sagrato,
con un presentimento personale,
pel quale si sentiva frastornato !
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Mezz’ora, … un’ora … e gli invitati tutti
uscirono nervosi dalla chiesa,
chi più chi meno, erano distrutti,
per quella strana e misteriosa attesa !
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D’un tratto venne un taxi ed il suo autista
discese, si recò presso lo sposo,
gli consegnò, con aria pessimista,
un foglio, dal tenore velenoso !
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Ci stava scritto: “Non mi giudicare
per questo gesto molto inopportuno,
però non posso più continuare
a dir bugie e a star con più di uno !
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Ti voglio tanto bene, ma non t’amo !
Dovevo dirlo molto tempo prima !
Però, la colpa, tutti e due, l’abbiamo,
mi stai tradendo e in noi non c’è più stima !
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Hai fatto un figlio pure con Giuliana
e li mantieni già da un anno e mezzo
e ti rivedi pure con Floriana,
il primo amor, però non ti disprezzo …
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sei uomo e come tale ti comporti !
Per questo appuntamento andato a vuoto,
perdonami, se amore ancor mi porti!
Non dire nulla agli altri … è un nostro voto !”.
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Rimase fisso, con lo sguardo al cielo,
si tolse la gardenia dal taschino,
guardò il prete, col dovuto zelo,
gli chiese scusa e in modo repentino
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piegò quel foglio, salutò la gente,
… e via, sul taxi … senza dire niente !
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SERGIO GARBELLINI
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