Quel bisogno di amare e di essere amati … (di S. Garbellini)
SI ERA STANCATA DI VIVERE DA SOLA
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Uno sguardo ed un sorriso,
così nasce, a poco a poco,
la scintilla dell’amore
che divampa come un fuoco.
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Lei divina, affascinante,
si dimostra indifferente,
ma nel cuore sta sognando
un legame effervescente.
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Lui gentile, assai discreto,
già da tempo innamorato,
sta provando l’emozione
d’un amore appassionato.
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Son due cuori in piena azione,
sguardi languidi e sorrisi,
si ripetono fin quando
ci son cenni condivisi.
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Ecco sono faccia a faccia,
si presentano curiosi:
“Ciao mi chiamo Elisabetta,
hai degli occhi favolosi !”
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Lui risponde: “Sono Marco,
sei stupenda, m’hai incantato !”
La guardava intensamente,
stupefatto ed ammaliato.
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Una stretta con le mani,
poi l’invito in un locale
per parlare in confidenza
sulla vita in generale.
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Lei gli chiede: “Sei sposato?”
Lui risponde in modo blando:
“Sono scapolo incallito !”
e le chiede di rimando:
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“Sei impegnata con qualcuno?
Vedo c’hai l’anello al dito !”
Sussurrando lei risponde:
“Ho perduto mio marito !
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Sono vedova da un anno
e sto riprendendo in mano
la mia vita ed ho paura,
sto cercando piano piano
.
di trovare una ragione
per poter andare avanti,
non abbiamo avuto figli,
sento i nervi ancor vibranti !”
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Lui le prese la sua mano
e le disse: “Mi dispiace,
nei tuoi occhi c’è tuttora
un dolore pertinace !
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Già da giorni ti seguivo
dentro ad un supermercato,
pure dentro al parrucchiere,
ero troppo innamorato.
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Se ti serve qualche cosa
di natura finanziaria,
dillo pure apertamente
senza remora contraria,
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se una donna resta sola
ha bisogno d’un aiuto,
io mi sento ben disposto
ad offrirti un contributo !”
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Lei rispose: “Ti ringrazio,
ma lavoro e lo stipendio
mi gratifica abbastanza
e mi limito al dispendio,
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quel che adesso sto cercando
è soltanto un po’ d’amore,
non mi piace star da sola,
si tormenta pure il cuore !”
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Si guardarono negli occhi …
ed in preda all’emozione,
… s’abbracciarono e felici
si baciaron con passione !
. SERGIO GARBELLINI
Autore di varie raccolte di poesie (tra cui : LA VITA E’ DONNA, L’ALDILÀ’, LE MIE POESIE ecc. caratterizzate da uno stile popolare, del tutto personale, con tendenza alla razionalità, per meglio illustrarne gli aspetti interiori ed esteriori dell’animo umano, ma, soprattutto, prive di ermetismo) annovera, sempre in ognuna di esse, un qualcosa di particolare che è parte integrante dei suoi concetti poetici, analizzando in modo profondo le sensazioni, le speranze, i problemi, le esperienze, le delusioni ed i desideri di ognuno di noi. I brani non vertono sulla classica sublimazione di cui, molto spesso, si servono i poeti nel decantare le loro ispirazioni, ma hanno una propria fisionomia che rispecchia fedelmente il linguaggio unico dell’Autore nell’esporre fedelmente l’interiorità dell’animo in rapporto alla vita sociale e sentimentale delle persone.
