QUANDO IL DOLORE NASCONDE L’AMORE

DI SERGIO GARBELLINI

La metamorfosi di una ragazza angosciata … (di Sergio Garbellini)

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“Se provo a darti un bacio rischio brutto?
Oppure lo ricambi con passione?
Il desiderio è forte, dopotutto,
mi puoi mollar l’ennesimo ceffone !”
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Così le disse Marco a Elisabetta,
la quale non rispose in quel momento,
in quanto non sentiva alcuna stretta
al cuore, freddo ad ogni sentimento,
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scoppiò in pianto in segno di sconforto
lasciando presagire una sventura,
il giovane, però, se n’era accorto
vedendo lei in preda alla paura,
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le chiese: “Hai problemi familiari?
Sapevo che tua madre stava male,
ma erano disagi secondari
dovuti ad un difetto vertebrale,
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ed ora come sta? Ti vedo afflitta,
c’è qualche eventuale aggravamento?
Confìdati con me, se resti zitta,
non traggo alcun notevole elemento !”
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La giovane rispose: “Son distrutta,
ti chiedo scusa per l’atteggiamento,
ma questa volta la notizia è brutta,
stamane ho ritirato un documento
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di certi esami fatti da mia madre,
purtroppo, è risultato che ha un tumore !
E come faccio ad informar mio padre?
Ne morirebbe, soffre con il cuore !
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Ed ora, te lo dico intimamente,
mi sei rimasto tu con cui parlare,
a casa, no, non posso dirgli niente,
dovrò continuare a recitare !
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Perciò ti prego, restami vicino,
seppure non ho mai acconsentito
al tuo approccio in modo genuino,
però l’ho reputato assai gradito !”
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Rispose Marco: “E’ un ostico momento,
in cui tu provi solo sofferenza,
però io nutro un dolce sentimento
e te lo voglio dire in confidenza,
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ma oltre a questo, conta sul mio aiuto,
completamente, senza alcun timore,
m’impegnerò con te in assoluto
e ti sarò accanto nel dolore !”
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Elisabetta lo guardò sorpresa,
pensava che il ragazzo l’adulava
soltanto fino a che si fosse arresa
a quelle avances in cui lui sperava.
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Invece Marco era assai sincero
e quelle frasi in tono riguardoso
avevano convinto il suo pensiero,
gli diede un bacio in bocca, affettuoso.
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Il giovane restò impressionato
da quella metamorfosi improvvisa,
la strinse a sé in modo delicato,
capì la situazione condivisa,
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ma replicò: “Ascolta Elisabetta,
adesso tu sei in piena inconsistenza,
vorrei che decidessi, senza fretta
e senza impulso di riconoscenza
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un vero, naturale sentimento,
staremo insieme finché tu vorrai,
da parte mia, questo è un giuramento,
io non ti lascerò mai, e poi, mai !
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Adesso dedichiamoci al programma,
accantoniam le cose più leggiadre,
pensiamo, soprattutto, alla tua mamma
e, appresso, penseremo per tuo padre.
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Su, vieni !” Ma la donna non si mosse,
guardò il ragazzo con la gioia in cuore,
un brivido alla schiena e varie scosse
le aprirono la porta dell’amore !
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SERGIO GARBELLINI

Autore di varie raccolte di poesie (tra cui : LA VITA E’ DONNA, L’ALDILÀ’, LE MIE POESIE ecc. caratterizzate da uno stile popolare, del tutto personale, con tendenza alla razionalità, per meglio illustrarne gli aspetti interiori ed esteriori dell’animo umano, ma, soprattutto, prive di ermetismo) annovera, sempre in ognuna di esse, un qualcosa di particolare che è parte integrante dei suoi concetti poetici, analizzando in modo profondo le sensazioni, le speranze, i problemi, le esperienze, le delusioni ed i desideri di ognuno di noi.
I brani non vertono sulla classica sublimazione di cui, molto spesso, si servono i poeti nel decantare le loro ispirazioni, ma hanno una propria fisionomia che rispecchia fedelmente il linguaggio unico dell’Autore nell’esporre fedelmente l’interiorità dell’animo in rapporto alla vita sociale e sentimentale delle persone.