PERCHÉ SONO (PARZIALMENTE) IN DISACCORDO CON CRISANTI SUGLI ASINTOMATICI INFETTANTI

Di Enrico Bernini Carri

Perché i numeri sono numeri. Partiamo dal presupposto di cercare di capire cosa succede ad una persona aggredita da un virus. Il virus per potersi replicare(è questo il suo unico scopo) deve penetrare nella cellula e utilizzare le sue risorse per formare nuovi virus che verranno espulsi dalla cellula o lasciandola intatta o uccidendola. Tale comportamento prevede la penetrazione del virus nell’organismo (attraverso qualche via) e la sua diffusione sistemica o almeno il raggiungimento dei sui organi bersaglio. La capacità di diffusione di questo virus sarà condizionata dalle difese aspecifiche(o specifiche) che ogni individuo ha in misura personale e variabile e questo spiega perché, per il Sars-Cov2, i giovani e i bambini siano meno coinvolti in una malattia sistemica(sono più spesso asintomatici o paucisintomatici) :questo perché le difese immunitarie del giovane sono più efficienti e meno “logorate” (dall’inflammaging) e nei bambini si aggiungono anche i linfociti timici. Ora se il virus nei ragazzi e nei bambini resta contenuto ad un distretto periferico(nasofaringeo ad esempio), è logico che non avrà la capacità di riprodursi in grandi quantità e sopratutto per lungo tempo perché le difese immunitarie ne bloccheranno la capacità penetrante. Fatta questa premessa mi pare evidente che la capacità infettante di un asintomatico(che quindi non manifesterà uno stato di malattia con coinvolgimento sistemico) sarà necessariamente più ridotta nel tempo e nella quantità. E non basterà il reperimento di una forte carica virale nel tampone ad affermare che questo individuo sarà parimenti infettante rispetto ad un sintomatico, intanto perché la “finestra temporale” necessaria all’organismo per debellare l’aggressione sarà ridotta(se no si trasforma in malattia), e poi perché i sintomi quali la tosse, gli starnuti, la rinorrea, aiutano a spargere il virus intorno a sé in maniera più efficiente. È possibile certo reperire una alta carica virale anche in un asintomatico(per un tempo limitato) ma questo sarà un fenomeno più modesto e sicuramente con una “finestra infettante” di breve durata. L’uso intelligente delle mascherine da parte di tutti(anche asintomatici), comunque potrà ridurre il rischio di infezione ulteriormente.

#EnricoBerniniCarri

Enrico Bernini Carri, Nato a Campobasso il 10/06/1958, residente a  Modena.
Presidente del Centro Europeo per la Medicina delle Emergenze e Catastrofi (CEMEC) – Consiglio d’Europa.
e-mail : enricoberninicarri@infinito.it