DI ENNIO REMONDINO
«Una soluzione europea per ricostruire la fiducia tra Stati e nei cittadini». Così la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sul nuovo Patto su asilo e migrazione. Le persone salvate in mare dovranno essere redistribuite tra tutti i partner europei.
C’è però una via d’uscita per i paesi contrari alla solidarietà: se qualche governo non vorrà prendersi carico dei migranti, sarà obbligato a gestire il rimpatrio di coloro che non avranno diritto per restare nel continente.
Von der Leyen: soluzione Ue sui migranti ricostruirà la fiducia
1,«Oggi proponiamo una soluzione europea per ricostruire la fiducia tra Stati membri e per ripristinare la fiducia dei cittadini nella nostra capacità di gestire come Unione». Così la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sul nuovo Patto su asilo e migrazione».
Patto asilo e migrazione, nuovo inizio
2,«Dopo molte consultazioni con tutte le parti, la nostra proposta per un nuovo Patto sulla migrazione e asilo è ora sul tavolo. Presentiamo un’architettura completamente nuova, un nuovo inizio». Così il vicepresidente della Commissione Ue, Margheritis Schinas, su Twitter.
Migrazione parte della nostra società
3,«La migrazione è sempre stata e sempre sarà parte delle nostre società. Quello che proponiamo oggi è una politica a lungo termine sulla migrazione che possa tradurre i valori europei in una gestione pratica. Questo significherà una migrazione europea chiara e giusta», la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson.
Basta contrattazioni ma regole
4,«Il meccanismo di solidarietà, con i ricollocamenti ed i rimpatri sponsorizzati, scatterà in modo automatico per i migranti che vengono salvati in mare». «Non ci saranno più soluzioni ad hoc ad ogni sbarco, ma indicazioni precise e prefissate, sulla base della valutazione della Commissione».
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