Muore Ennio Moricone. Un genio e un grande italiano

E’ morto nella notte, Ennio Moricone, aveva 91 anni. Era ricoverato in una clinica romana a causa di una cadutain cui si era rotto il femore. I funerali si terranno in forma privata. Ha composto più di 500 melodie per il cinema e la televisione. il grande compositore, scomparso questa notte alle 2.20 circa, ha voluto scrivere nero su bianco il suo necrologio. Ricevette l’Oscar alla carriera del 2007. il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ‘La sua scomparsa ci priva di un artista geniale’.

 Nel mondo dello spettacolo: Riccardo Muti: ‘Maestro e musicista straordinario’. Monica Bellucci: ‘Rendeva il mondo più bello con la musica’. Napolitano: ‘Profondamente colpito dalla sua scomparsa’. La sua straordinaria vita e il suo genio indiscusso. Il suo necrologio è composto da parole struggenti per la famiglia e l’adorata moglie.

“C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata non voglio disturbare”. È la ragione che ha spinto Ennio Morricone a voler mantenere nella forma più riservata possibile il compianto della sua morte. E’ l’amico di famiglia Giorgio Assumma ad informare i cronisti che affollano l’entrata del Campus Biomedico, dove Morricone era stato ricoverato, La sua morte è dovuta alle “complicazioni post operatorie”. 

“Io Ennio Morricone sono morto”. Lo annuncio così, a tutti gli amici che mi sono stati vicini ed anche a quelli un po’ lontani, che saluto Con grande affetto. Impossibile nominarli tutti”.  Saluta solo alcuni amici tra i più cari, tra il quali “Peppuccio” così chiamava Giuseppe Tornatore, le sorelle, i figli “spero che comprendano quanto li ho amati” . Ma l’ultimo saluto, il più struggente, è al suo grande amore Maria, la moglie, compagna di una vita. “A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. – conclude il Maestro -. A Lei il più doloroso addio”. 

A casa del Covid, la camera ardente, che si trova al piano -2 del Campus, è off limits. Nessuno può avvicinarsi, nemmeno per portare i fiori. Fuori non ci sono nemmeno i suoi fan, il rispetto al Maestro che ha segnato generazioni con le sue memorabili colonne sonore è massimo.

 La sua carriera include anche un’ampia gamma di generi compositivi, e fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi Le musiche di Morricone sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Come giovane arrangiatore della RCA, ha contribuito anche a formare il sound degli anni sessanta italiani, confezionando brani come Sapore di sale, Il mondo, Se telefonando, e i successi di Edoardo Vianello.

A partire dal 1946 ha composto più di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all’italiana, che lo hanno portato a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaroUna pistola per RingoLa resa dei contiIl grande silenzioIl mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo.

Il suo inedito dedicato alle vittime del Ponte Morandi “Tante pietre a ricordare“, èil titolo del brano per orchestra, coro e voce bianca. Farà parte del concerto che l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova terrà la sera prima dell’inaugurazione del nuovo ponte progettato da Renzo Piano. il brano inedito, scritto appositamente e che Morricone aveva accettato con entusiasmo e grande senso civile di comporre su richiesta del Sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi e del Sindaco del Comune di Genova Marco Bucci. La composizione, della durata di 4 minuti, estremamente evocativa e commovente, è l’ultima partitura completata dal Maestro, scomparso poche ore fa.

Oggi salutiamo un grande Italiano.