Di Ennio Remondino
La ex primo ministro Maia Sandu si è aggiudicata il secondo turno delle elezioni presidenziali in Moldavia, davanti al presidente uscente filo-russo Igor Dodon: con il 99% dei voti contati, Sandu ha finora ottenuto il 57% delle preferenze, contro il 44% dell’avversario
Maia Sandu candidata europeista contro l’uscente filo russo
La candidata d’opposizione, europeista, ha vinto il ballottaggio contro il presidente uscente Igor Dodon, sostenuto dalla Russia. Maia Sandu, ex prima ministra e candidata dell’opposizione europeista, ha vinto le elezioni presidenziali in Moldavia battendo al ballottaggio il presidente uscente Igor Dodon, il più importante politico filorusso del paese.
Festeggiamenti e impegni
Domenica sera, con la diffusione dei primi risultati, diversi sostenitori di Sandu si sono ritrovati di fronte alla sede del suo partito, nel centro della capitale Chisinau, per celebrare l’esito del voto. Parlando alla folla, Sandu ha promesso di unire il paese e combattere la corruzione, proposito al centro del suo programma politico da alcuni anni.
La svolta delle politica moldava
La politica moldava è cambiata di recente. Per anni, infatti, il paese era stato controllato dal Partito Socialista, filorusso, e dal Partito Democratico Moldavo (PDM), una formazione dichiaratamente europeista ma accusata estesamente di corruzione, guidata da Vlad Plahotniuc, un oligarca considerato l’uomo più potente (e losco) del paese. A lungo i due partiti si erano spartiti il potere e le sfere di influenza, bloccando di fatto le riforme necessarie al Paese.
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