Mentre osservavo le onde del fiume

Di Sergio Garbellini

Mamma mia, che drammatica avventura ! … (di Sergio Garbellini)

Sto guardando le onde del fiume
che s’inseguono l’una con l’altra,
la corrente sospinta dal vento
le trascina laggiù oltre il ponte.
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Ma nei pressi intravvedo una donna
che … annaspa con disperazione
sta affogando e grida angosciata,
ha immediato bisogno di aiuto.
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Mi son subito immerso nell’acqua
e nuotando con grande energia
l’ho raggiunta nei pressi del ponte,
era molto agitata e stremata !
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E sentivo le unghie di lei
che mi entravano dentro le spalle,
perché aveva un’orrenda paura
di dover scivolare sul fondo !
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Una volta tornati alla riva
ho notato che lei era nuda,
mi son tolto il maglione bagnato
per coprirla e poi sono andato
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sulla macchina poco distante
dove ho preso la tuta sportiva,
le scarpette con l’asciugamano
ed un plaid per poterla scaldare.
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Mi guardava stupita e commossa,
ma nel mentre asciugavo il suo corpo
ho notato che aveva parecchie
cicatrici ed ecchimosi varie.
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Ho capito che avevo a che fare
con un caso di truce violenza
e la vittima, ancora un volta,
era sempre e soltanto una donna !
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Le ho detto: “Non voglio indagare,
t’accompagno al vicino ospedale
e di lì, tu puoi far la denuncia,
sempreché non hai nulla in contrario !”
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E’ scoppiata in un pianto dirotto,
perché avevo capito il suo dramma,
m’ha guardato negli occhi cercando
comprensione, ma poi m’ha risposto:
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“Se m’azzardo a parlare è finita !
Sono stati quei due delinquenti
che dapprima mi hanno stuprata
per costringermi a fare il mestiere,
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ma siccome mi son rifiutata,
sono stata oltraggiata e picchiata
per indurmi a totale obbedienza,
ma vedendo che mi rifiutavo,
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m’han spogliata e gettata nel fiume !
Se denuncio quei due malfattori
di sicuro si vendicheranno !
Ma se tu mi mantieni nascosta
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lascerò che trascorra del tempo
e una volta al sicuro, con calma,
farò in modo che vengano presi !
Denunciarli, per ora, non posso !”
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Ho risposto: “Però le ferite
van curate in qualche struttura !”
Ha chinato la testa e m’ha detto:
“Guariranno, ci sono avvezzata !
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Tu piuttosto, se sei già sposato
non ti voglio creare problemi
e telefono a qualche mia amica
per nascondermi e stare tranquilla !”
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Ho capito che andava aiutata !
L’ho ospitata fin quando guarita
lei m’ha chiesto: “Tu vivi da solo,
non ti serve una brava badante?
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Se mi accetti ti faccio da amante,
altrimenti mi cerco un altr’uomo
affinché mi mantenga e mi aiuti !”
Mi guardava in preda all’angoscia
.
per paura … che mi rifiutassi
ed appena ha intravisto il consenso
m’ha abbracciato oltremodo felice
ed un bacio ha sancito l’assenso !
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SERGIO GARBELLINI

Autore di varie raccolte di poesie (tra cui : LA VITA E’ DONNA, L’ALDILÀ’, LE MIE POESIE ecc. caratterizzate da uno stile popolare, del tutto personale, con tendenza alla razionalità, per meglio illustrarne gli aspetti interiori ed esteriori dell’animo umano, ma, soprattutto, prive di ermetismo) annovera, sempre in ognuna di esse, un qualcosa di particolare che è parte integrante dei suoi concetti poetici, analizzando in modo profondo le sensazioni, le speranze, i problemi, le esperienze, le delusioni ed i desideri di ognuno di noi.
I brani non vertono sulla classica sublimazione di cui, molto spesso, si servono i poeti nel decantare le loro ispirazioni, ma hanno una propria fisionomia che rispecchia fedelmente il linguaggio unico dell’Autore nell’esporre fedelmente l’interiorità dell’animo in rapporto alla vita sociale e sentimentale delle persone.

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