MEGLIO NON SAPERE E NEGARE

Di Giorgio Consolandi

La politica dello struzzo sebbene sia gratificante per l’aspetto ansiogeno che riesce a contenere, non offre altrettanta garanzia per la risoluzione dei problemi e men che meno aiuta per la presa di coscienza degli stessi.
La protezione dei bambini al cospetto di episodi di forte turbamento consiste nel tapparsi orecchi ed occhi, e in taluni casi, arrivano anche a ripetere a gran voce: “bla bla blaaaaa“, allo scopo di coprire le voci e non sentire. Non sono atti di vigliaccheria, naturalmente, ma solo tentativi di non essere investiti dall’angoscia.

 

Il danno

Il problema sorge però, quando a fare “bla bla bla” sono gli adulti. Nel caso della pandemia molti hanno scelto la strada dell’inconsapevolezza consapevole. Preferiscono di fatto ignorare elementi preoccupanti, rifugiandosi in un passivo negazionismo.
La tendenza a nascondersi problemi attiene a personalità fragili, a temperamenti frutto di scarsa formazione socio-culturale. Il danno che commettono questi portatori di stupidità cosciente e volontaria è la diffusione delle proprie negazioni.

Come proteggersi da costoro?

A nulla valgono spiegazioni e raffronti, poiché raramente chi vive queste carenze cognitive è in grado di sostenere un confronto ragionato. Spesso chi non vuol accettare o sapere, ricorre ad epiteti all’indirizzo di chi non la pensa come lui, accusandolo di essere credulone e di non svegliarsi!
A confutare poi le teorie farneticanti di questi struzzi si aggiungono importantissime rivelazioni di sedicenti medici o scienziati che spiegano quanto sia pericolosa la mascherina e che il virus non esiste! Ci sono poi i complottisti che gridano a gran voce che tutto questo è solo un problema di controllo delle holding farmaceutiche che con la complicità di governi compiacenti, domineranno il mondo…
E va beh, per gli amanti della fantapolitica è comunque un bell’argomento da considerare. Uno può scegliere di credere a Babbo Natale o di pensare che tutto sommato la Terra è piatta. Ma può farlo anche senza rompere i coglioni al prossimo!

Distrazione di massa

Il concetto di corretta informazione, nell’accezione comune, diviene sempre più qualcosa di lontano al suo stesso significato. Il più delle volte però, il giudizio critico corale è frutto di luoghi comuni e cattive abitudini (piove, governo ladro!). Quando però non ci si fa prendere dai preconcetti, il giudizio appare più sereno…
E’ però vero anche il contrario, c’è un’informazione distorta che viaggia parallela a quella ufficiale, ed questa che distoglie dal problema!

Il pluralismo dell’informazione non può prescindere dalla radice, può differenziarsi nel giudizio, ma non può essere la negazione dalla stessa. Saremmo al cospetto di un’arma di distrazione di massa.

La medicina

Ci sono esempi eccellenti di filosofie antitetiche nell’ambito della pandemia da Covid, basta sfogliare le pagine dei giornali o scorrere quelle dei social in rete, per farsene un’idea.

Il pensiero libero attiene agli esseri umani senzienti, spesso però accade che taluni siano vittime del “sentito dire”, lo sono al punto di autoconvincersi che le altrui idee siano frutto di propria elaborazione e finiscono col divenirne “proprietari”.

Cosa c’è di peggio di un autoconvincimento indotto? Probabilmente nulla, se si eccettua la lobotomia ed il bombardamento nucleare. Per fortuna la gran parte delle masse tende a ragionare con logica e con giudizio critico. Rimanere distanti da alcune contaminazioni pseudo-filosofiche, aiuta a non essere preda delle sciocchezze prodotte in serie da chi vuol strumentalizzarne i fatti.

A corredo di quanto detto, appare interessante la lettura dell’editoriale di Paolo di Mizio pubblicato su La Notizia, il quotidiano diretto da Gaetano Pedullà:

I negazionisti del virus e la Storia – Se spegni la Tv il virus non c’è più?

 

Da LibereNotizie

#GiorgioConsolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare i miei pensieri e le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso emozioni e pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci ha succeduto. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!