LUI L’AMAVA E NON VOLEVA PERDERLA

Di Sergio Garbellini

L’amore è una cosa meravigliosa … (di Sergio Garbellini)

“Quest’oggi è il compleanno di Sabrina,
viviamo separati da sei mesi,
però ci siamo amati cinque anni
e non ci son mai stati malintesi
.
fin quando, m’ha costretto a far l’esame
del seme per sapere con certezza
se io potevo generare figli,
perché voleva agire in sicurezza.
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In precedenza s’era sottoposta
a tutte le ricerche vaginali
per appurare chi dei due non era
in grado di rispondere ai segnali
.
negli intimi rapporti coniugali
ed alla fine è stato sentenziato
che il mio seme non poteva dare
a lei quel sospirato risultato !
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Ho fatto tante cure a non finire,
purtroppo senza un esito felice,
ma lei soffriva e non si rassegnava
al ruolo di mancata genitrice !
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Così di delusione in delusione,
e visto che non c’era alternativa
(perché la menopausa non aspetta …),
m’ha detto con la voce persuasiva:
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Ti prego, non volermene, ho deciso
di toglierti da questa situazione
per te incresciosa che ti rende afflitto,
… ti sto chiedendo … la separazione,
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così mi posso al fine anch’io sposare,
regalami … il consenso, per favore,
lasciamoci così da buoni amici
e non odiarmi ! Non portar rancore !
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Non mi piaceva usare il tradimento,
ma prima di morire voglio un figlio,
l’avrei voluto dentro alla famiglia,
purtroppo s’è creato lo scompiglio !”
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Così quel giorno se n’è andata via
ed ora non so proprio cosa fare …,
va bene, dopo tutto siamo amici,
l’avverto prima con il cellulare:
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“Sabrina scusa se t’ho disturbata,
ma in occasione del tuo compleanno
vorrei venire a farti gli auguri …”
… Sentivo c’ascoltava con affanno.
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Ho subito ripreso a dialogare:
“Sabrina che succede? Stai piangendo?”
Pian piano m’ha risposto: “Corri, vieni !
Mi sento tanto male, sto soffrendo !”
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M’ha dato l’indirizzo e son partito,
appena c’ho bussato alla sua porta
ha spalancato l’uscio e s’è buttata
addosso a me con una faccia smorta …
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Ci siam seduti e lei m’ha confessato
che s’era avventurata in discoteca
ed ha incontrato un giovane distinto,
l’ha fatta bere, ma quella ‘ciofeca’
.
l’ha resa fiacca, si sentiva inerme,
ma lui l’ha spintonata al gabinetto
e qui l’ha violentata ! E’ rinvenuta
ed ha capito …, ma quel maledetto
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frattanto era fuggito per paura
che l’accusasse, poi s’è ritrovata
in mezzo a tanta gente che ballava …,
ma nessuno di loro l’ha aiutata !
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M’ha detto: “Devo fare la denuncia,
… però ho timore di restare incinta !
E’ meglio che mi reco all’ospedale,
… la verità non mi sarà respinta?”
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Lui la guardò e disse: “Se prometti
che torneremo insieme nuovamente
il figlio lo terremo insieme a noi,
… così sarai felice finalmente !”
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Lei lo guardò con infinito amore
sapendo che l’amava con passione
ed accettò l’anomala proposta
per riallacciar la loro relazione !
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SERGIO GARBELLINI

Autore di varie raccolte di poesie (tra cui : LA VITA E’ DONNA, L’ALDILÀ’, LE MIE POESIE ecc. caratterizzate da uno stile popolare, del tutto personale, con tendenza alla razionalità, per meglio illustrarne gli aspetti interiori ed esteriori dell’animo umano, ma, soprattutto, prive di ermetismo) annovera, sempre in ognuna di esse, un qualcosa di particolare che è parte integrante dei suoi concetti poetici, analizzando in modo profondo le sensazioni, le speranze, i problemi, le esperienze, le delusioni ed i desideri di ognuno di noi.
I brani non vertono sulla classica sublimazione di cui, molto spesso, si servono i poeti nel decantare le loro ispirazioni, ma hanno una propria fisionomia che rispecchia fedelmente il linguaggio unico dell’Autore nell’esporre fedelmente l’interiorità dell’animo in rapporto alla vita sociale e sentimentale delle persone.

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