LE NOTIZIE DEL GIORNO 4 maggio 2020

DI MARINA POMANTE

Le notizie del giorno 4 maggio 2020

Fase 2, tornano al lavoro 4 milioni di persone. Ok visite a parenti, no ad amici Arriva il nuovo modulo per l’autocertificazione, ma si può utilizzare il precedente

Scatta la ‘Fase 2’. Dopo quasi due mesi di stop – a causa dell’emergenza coronavirus – tornano al lavoro 4 milioni di persone, soprattutto over 50 e residenti al nord. Si può far visita ai parenti (fino al sesto grado), ma non agli amici. Niente spostamenti nelle seconde case. Riaprono i concessionari e si possono riprendere i restauri di opere d’arte. Intanto continua il confronto fra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia e i capi delegazione dei partiti di maggioranza per mettere a punto il contenuto definitivo del decreto oramai ex Aprile che assegna, con una maxi manovra, i 55 miliardi di aiuti all’economia.  4 milioni di persone tornano al lavoro Oggi a ripartire saranno i settori della manifattura, delle costruzioni, del commercio all’ingrosso funzionale legato ad attività come tessile e moda, automotive e fabbricazione di mobili. 4,4 milioni di lavoratori torneranno nelle aziende, mentre 2,7 milioni resteranno ancora a casa. Da notare, però, che il 69,6% dei lavoratori non aveva mai smesso di recarsi in azienda: il semaforo verde per lunedì riguarda quindi il 18,9% del totale. la stragrande maggioranza sono uomini, circa 3,3 milioni (il 74,8% del totale), mentre le donne saranno 1,1 milioni donne (25,2%).   

Cosa si può fare e cosa no



Fase 2, Conte: da oggi una nuova pagina da scrivere con responsabilità Futuro è nelle nostre mani, dobbiamo essere scrupolosi, scrive il presidente del Consiglio sui social network Comincia la fase 2 dell’emergenza, quella della convivenza con il virus. Sarà una nuova pagina che dovremo scrivere tutti insieme, con fiducia e responsabilità”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, su Facebook. “Fino ad oggi la maggior parte dei cittadini è stata al riparo nelle proprie case. Da domani oltre 4 milioni di italiani torneranno al lavoro, si sposteranno con i mezzi pubblici, molte aziende e fabbriche si rimetteranno in moto. E saranno ben più numerose le occasioni di un possibile contagio, che potremo scongiurare solo grazie a un senso di responsabilità ancora maggiore”, osserva il premier. “Come mai prima, il futuro del Paese sarà – scrive Conte – nelle nostre mani. Serviranno la collaborazione, il senso civico e il rispetto delle regole da parte di tutti. Dovremo tenere sempre alta l’asticella dell’attenzione, mantenere la distanza interpersonale, indossare la mascherina quando e dove sarà necessario, lavarci spesso e con cura le mani”. “Più saremo scrupolosi nell’osservare le indicazioni di sicurezza e prima potremo riconquistare altri spazi di libertà. Non sperperiamo quello che abbiamo faticosamente guadagnato in cinquanta giorni”, conclude il presidente del Consiglio 

Link



 

Ripartenza, la sfida dei trasporti nelle grandi città: termoscanner, mascherine, distanze, controlli Il primo giorno della Fase 2: test sui trasporti, nodo cruciale per le principali città italiane. Da Milano a Palermo si viaggia con capienze ridotte, mantenendo le distanze, dispenser di gel igienizzante a bordo, mascherine, guanti e controlli nelle stazioni

La Fase due è iniziata e per i trasporti è un momento delicato. Inevitabili gli spostamenti da Nord a Sud e viceversa. Alcune regioni avvertono: chi rientrerà in bus, treni, aerei e traghetti dovrà restare in isolamento a casa per 14 giorni. Ciò che emerge sin da subito non sono tanto le regole, importantissime e da rispettare, quanto il buonsenso. Un comportamento adeguato può fare la differenza, soprattutto nei luoghi pubblici. La parola d’ordine è “autocontrollo” abbinata a mascherine, guanti, attenzione alla distanza sociale, e garantendo il rispetto delle norme previste a limitare il contagio. Gli “italiani saranno protagonisti”, hanno ribadito il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.



 

Coronavirus, il bilancio della Protezione civile: 1.740 guariti, 1.389 nuovi contagi, 174 decessi Il totale delle persone che hanno contratto il virus è 210.717, con un incremento rispetto a ieri di 1.389 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 100.179, con una decrescita di 525 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.501 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 38 pazienti rispetto a ieri. 17.242 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 115 pazienti rispetto a ieri. 81.436 persone, pari al 81% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 174 e portano il totale a 28.884. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 81.654, con un incremento di 1.740 persone rispetto alle 24 ore precedenti. 

 

Boris Jonhson presenta il suo sesto figlio: Wilfred Lawrie Nicholas. Omaggio ai medici che l’hanno salvato In una recentissima intervista il premier britannico, che ha omaggiato i medici che lo hanno curato dando il loro nome al suo sesto figlio, è tornato a parlare della degenza in terapia intensiva svelando retroscena: “C’era un piano se mi fosse andata male 

“Mi hanno dato una maschera per il viso e ho ricevuto litri e litri di ossigeno. È stato un momento difficile, non lo nego”, confessa Johnson nell’intervista al Sun: “Ero consapevole – dice – che c’erano piani di emergenza in atto. I medici avevano tutti i tipi di accordi su cosa fare se le cose fossero andate male”. La piena consapevolezza della sua situazione, spiega, è arrivata quando è stato collegato ai monitor e trasferito in terapia intensiva. “Era difficile credere che in pochi giorni la mia salute si fosse deteriorata a tal punto. Ricordo di essermi sentito frustrato. Non riuscivo a capire perché non stavo migliorando. Ma il momento brutto è arrivato quando le probabilità erano 50-50 se mettermi un tubo nella trachea”.



 

Sudafrica, tutta la notte in fila per cibo, gel disinfettante e mascherine In Africa la pandemia ha colpito tutti i 54 Stati con l’eccezione del Lesotho. Migliaia di sudafricani fanno la fila per il cibo a Olievenhoutbosch. Hanno atteso tutta la notte per accedere agli aiuti messi a disposizione da una ong: 2.200 tonnellate di prodotti alimentari, maschere e gel disinfettante. Il Capo di Stato Ramaphosa ha presentato un pacchetto di misure di sostegno economico e sociale del valore di oltre 24 miliardi di euro, di cui quasi 2,5 miliardi sono destinati agli aiuti ai poveri. La situazione in Africa In Africa i contagi da coronavirus sono 40.746, a fronte di 1.689 decessi. La pandemia ha colpito tutti i 54 Stati del continente ad eccezione del Lesotho. L’area più colpita è il Nordafrica con 15.687 contagi – concentrati soprattutto (5.895) nel Paese più popoloso, l’Egitto – e 1.075 morti (il maggior numero di decessi, 453, è riscontrato in Algeria).    Il Paese più popoloso e ‘ricco’ d’Africa, la Nigeria, ha 2.170 casi e 68 decessi, mentre quello con il secondo maggior Pil, il Sudafrica, ne conta 5.951 a fronte di 116 morti. Lo Stato ufficialmente più povero, cioè la Somalia secondo l’ultimo calcolo del reddito nazionale lordo pro capite risalente al 1990, a causa della permanente conflittualità, dichiara per ora 601 casi e 28 decessi.



 

Coronavirus. Boccia trasmette atti a Avvocatura, “E’ ufficiale impugniamo decisione Calabria” La governatrice Santelli: “Il Governo riapre la grande industria manifatturiera che in Calabria non c’è. La nostra economia si basa su altro e va tutelata con urgenza”. “Mi auguro che la presidente segua le regole che disciplinano la nostra vita dentro le istituzioni. Sa che quell’atto è illegittimo” sottolinea il ministro per gli Affari regionali 



 

India, fiori dagli elicotteri per ringraziare i medici e un mega evento per la raccolta fondi Oggi il Paese ringrazia chi lotta in prima linea contro il coronavirus. Schierate anche le star del rock e di Bollywood per raccogliere denaro per i poveri .A Mumbai gli elicotteri dell’Aeronautica indiana hanno sorvolato gli ospedali della città lanciando fiori e petali dal cielo per ringraziare medici, infermieri, operatori sanitari e delle forze dell’ordine e per tenere alto il morale dei cittadini confinati in casa per controllare l’epidemia di coronavirus. Oggi in India è il giorno dedicato a loro. La gente affacciata ai balconi batte le mani e le bande militari suonano davanti ai presidi medici di tutto il Paese.



Chiesa vuota e sui banchi i nomi di 150 persone decedute da gennaio. Messa commemorativa a Manerbio La funzione è stata trasmessa in diretta su Facebook Difficile trovare le parole giuste per commentare l’iniziativa del parroco di Manerbio Don Alessandro Tuccinardi: i nomi dei deceduti, una candela a simboleggiare la memoria di ognuno, fanno capire la sofferenza che vivono alcuni paesi della Lombardia. Siamo vicino a Brescia e nella chiesa vuota, per via delle restrizioni dovute alla pandemia di coronavirus Covid-19, tutte le persone che non ci sono più testimoniano l’epilogo di un periodo buio per l’Italia e per il mondo. Il parroco ha detto messa in diretta su Facebook e letto i nomi di ognuno. Nessun fedele presente.



Dai dati della Jhu: oltre 3,5 mln di casi nel mondo, 247.473 i morti Negli Usa altri 1.450 morti in un giorno, 67.600 in totale. In Nuova Zelanda, invece, primo giorno senza casi. Nel mondo  più di tre milioni e mezzo le persone contagiate dal Covid-19 nel mondo. Lo rende noto la Johns Hopkins University, parlando di 3.506.924 positivi. E’ invece salito a 247.473 il numero delle persone decedute a livello globale dopo aver contratto il coronavirus. Più di sette milioni sono invece le persone giudicate guarite dopo aver contratto l’infezione, secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University. Gli Stati Uniti hanno registrato 1.450 nuove vittime nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto la Johns Hopkins University nel suo ultimo bollettino, spiegando che il totale dei decessi in Usa è salito a 67.674. Il numero complessivo delle persone contagiate nel Paese è oggi di 1.158.040, mentre sono più di 180mila le persone guarite dal Covid-19. Il Paese è quello che registra il più elevato numero di morti dovuti alla pandemia, le cifre annunciate domenica sera sono stabili rispetto a sabato. L’epicentro dell’epidemia americana è a New York dove sono circa 19.000 le vittime. In Nuova Zelanda, invece, primo giorno senza casi per la prima volta dall’inizio del lockdown scattato il 25 marzo. Lo ha dichiarato il ministro della Sanità neozelandese Ashley Bloomfield nel corso di una conferenza stampa, parlando di notizia da festeggiare, ma invitando comunque alla cautela. «Ovviamente ci sono dati incoraggianti, ma potrebbe trattarsi solo di un momento», ha affermato. La premier neozelandese, Jacinda Ardern, aveva annunciato una settimana fa la «vittoria» sul Covid-19. Nei prossimi giorni il governo si riunirà per decidere un ulteriore alleggerimento delle restrizioni già allentate da lunedì scorso. Nel paese – che conta 5 milioni di abitanti – sono stati meno di 1500 i contagi e soltanto 19 le vittime.



Le prime pagine dei giornali

Clicca sulla foto