LE NOTIZIE DEL GIORNO 10 aprile 2020

DI MARINA POMANTE

Le notizie del giorno 10 aprile 2020

L’Italia rimarrà in lockdown almeno fino al 3 maggio, altrimenti si rischierebbe di far risalire la curva dei contagi di coronavirus.

 Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha prolungato il lockdown fino al 3 maggio.

La conferenza stampa è iniziata in serata dopo una lunga  riunione con i capi delegazione di maggioranza .  Alla riunione hanno partecipare il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato con un messaggio pubblicato sul suo account Twitter: “Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del Governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà. Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro Paese. A più tardi”. È probabile che il presidente del Consiglio ufficializzerà anche la proroga fino al 3 maggio delle misure restrittive per evitare il diffondersi del contagio.

 

Coronavirus Il 9 aprile sono 4.204 i nuovi casi di contagio da coronavirus per un totale di 143.626 dall’inizio dell’epidemia. Il trend è in crescita del 3,02% rispetto a ieri. Secondo i dati della Protezione civile i decessi sono 610 in più (+3,45%) per un totale di 18.279 morti.
I guariti sono aumentati di 1.979 (+7,47%) per un totale di 28.470. Il numero di tamponi è arrivato a quota 853.369. I pazienti ricoverati in terapia intensiva scendono a 3.605 , calati di 88 rispetto ai 3.693 di ieri. È il sesto girono consecutivo di calo.

 

Coronavirus: Eurogruppo trova un accordo, piano da 500 miliardi

Crimi: ‘Non abbiamo chiesto l’attivazione mes, si’ coronabond

Su Twitter, Paolo Gentiloni «Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è #solidarietà»

Conte: se faremo da soli a rischio il sogno dell’Europa Il presidente del Consiglio sollecita una rapida reazione europea alla crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus 

Il bilancio globale sfiora i 100mila morti
Primo caso accertato anche in Yemen

bilancio dei morti è ora a quota 95.735 a fronte di un numero complessivo di 1.602.216 casi accertati,circa un terzo dei quali (il 29%) registrati negli Stati Uniti(466.033). Nel complesso le persone guarite sono 355.079 nel mondo, ma negli Usa questa quota continua a rimanere molto bassa(25.988). 

Come si temeva il virus ha fatto la sua comparsa su uno dei fronti di guerra più difficili del pianeta. Un primo contagio da Covid-19 è stato  registrato in Yemen, dove è in corso un cessate il fuoco di due  settimane per permettere di concentrare gli sforzi nella lotta al  coronavirus. Il primo caso confermato è stato registrato nella  provincia di Hadramout, nello Yemen meridionale, sotto il controllo  del governo riconosciuto dall’Onu. Lo hanno reso le autorità yemenite  su Twitter, spiegando che il paziente è in condizioni stabili e sta  ricevendo le cure mediche necessarie. 

L’epicentro negli Stati Uniti Il bilancio più pesante dei contagi della pandemia di Covid-19 è fardello degli Stati Uniti: hanno superato le 16mila vittime, più che in Spagna. Secondo i dati della Johns Hopkins University i decessi ora sono 16.129, i positivi 363.851, oltre 454mila i casi totali. L’hotspot negli Usa è lo Stato di New York, in particolare la metropoli della Grande mela. Lo Stato ha registrato il record di vittime in un giorno (799), che hanno portato il totale a oltre 7mila, “L’11 settembre furono 2.753”, ha sottolineato Cuomo. E mentre uno studio del New York Times ha mostrato che il Covid-19 sarebbe arrivato a New York dall’Europa, il vice presidente Mike Pence ha lanciato l’allarme anche su Philadelphia, che sta emergendo come nuovo hotspot, dopo che già a Washington D.C., Louisiana, Chicago, Detroit e in Colorado la situazione è peggiorata. La città di Detroit, capitale dell’auto americana, ha superato New York per tasso di mortalità e gli ospedali sono vicini al collasso, sommersi dal numero di persone che arrivano al pronto soccorso.  

Corea del Sud ha rilevato ieri 27 nuovi contagi da Covid-19, ancora in calo sui 39 di mercoledì e ai minimi degli ultimi 50 giorni, mentre a Daegu, il più grave focolaio, ci sono stati per la prima volta zero casi.   Secondo gli aggiornamenti dati dal Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), le infezioni sono salite a 10.450 complessive, mentre i decessi sono saliti a 208 (+4 unità).   Le persone dimesse dagli ospedali sono state 6.973, pari al tasso di guarigione del 66,7%. Sono stati quattro i nuovi casi di contagio importato, portando il totale a 869.   Per abbattere il numero delle infezioni, Seul ha varato regole più stringenti di prevenzione e controllo tra cui quelle sul “distanziamento sociale”, prorogate di altre due settimane fino al 19 aprile. I test sulla positività al virus effettuati finora hanno superato quota 500.000, fino a 503. 

Nel frattempo il Giappone ha registrato più di 500 casi di contagio in un giorno per la prima volta: uno sviluppo preoccupante nel Paese con la popolazione più longeva al mondo, visto che il Covid-19 è particolarmente letale per gli anziani. Il premier Shinzo Abe ha dichiarato lo stato d’emergenza, non il lockdown, per Tokyo e sei prefetture. Ma i gestori della telefonia mobile hanno mostrato che la circolazione delle persone a Tokyo sia è ridotta solo del 30-40%. 

L’India, i cui dati per gli esperti non rispecchiano la realtà, nel Paese dove gran parte della popolazione vive in condizioni di estrema povertà e il sistema sanitario è molto debole. Fino alla prossima settimana 1,3 miliardi di persone saranno in lockdown e le autorità hanno sigillato decine di hotspot a New Delhi e dintorni, annunciando che forniranno cibo e medicine alle persone bloccate. I casi confermati sono più di 5mila, i morti 166, secondo i dati del governo. In parallelo, dall’Africa continuano ad arrivare gli appelli delle autorità sanitarie di Oms e Centers for Disease Control and Prevention: se i Paesi ricchi non contribuiranno a fermare i contagi nel continente, il mondo non sarà al sicuro.

In Africa i casi sono più di 10mila

52 nazioni, con quasi 500 morti. Il virus potrebbe provocare in Canada tra gli 11mila e i 22mila morti da qui alla fine della pandemia, secondo i due scenari più probabili resi noti oggi dalle autorità sanitarie canadesi. Il totale dei malati potrebbe variare  tra 934mila e 1,9 milioni se saranno mantenute misure di contenimento nei prossimi mesi. Finora in Canada ci sono stati 476 morti. In Iran, 4mila morti. Sono 117 le persone che nelle ultime 24 ore hanno perso la vita facendo salire il numero dei decessi a 4.110. Lo riferisce il ministero della Sanità di Teheran. Oltre 66.220 il totale dei contagiati, con 1.624 nuovi casi in un giorno, tra cui 3.918 in gravi condizioni, i guariti sono invece 32.309 persone. Tra questi uomo di 100 anni della provincia settentrionale di Alborz che era stato ricoverato in terapia intensiva. Un uomo di 106 anni e una donna di 102 anni erano già stati dichiarati guariti nelle province di Qom e Zanjan. Il numero dei contagiati  ha superato i 40mila, con un raddoppio di casi in una settimana nelle 34 nazioni dell’America latina. Il primo aprile il numero dei pazienti confermati era di 20.269, mentre ora, con l’ultimo aggiornamento riguardante il Cile, è salito a 40.092. Nello stesso periodo sono praticamente triplicati i morti, passati da 538 a 1.599. Come già avvenuto in passato, quasi la metà dei contagiati e dei morti (14.152 e 699) riguardano il Brasile. Seguono Cile (5.546 contagi) ed Ecuador (3.995), mentre quest’ultimo Paese continua a segnalarsi per l’alto bilancio di morti (220), in proporzione alla sua popolazione che è 12 volte inferiore a quella brasiliana. Più di mille casi anche in Perù (2.954 e 107 morti), Messico (2.785 e 141), Panama (2.249 e 59), Repubblica Dominicana (1.956 e 98) e Argentina (1.715 e 60). 

 

Boris Johnson è uscito dalla terapia intensiva Il portavoce del governo: premier di “ottimo umore

l premier britannico Boris Johnson è uscito dalla terapia intensiva dove era stato ricoverato a causa del coronavirus. Lo ha riferito la BBC. “Il primo ministro è stato spostato questa sera dalle cure intensive al reparto dove riceverà un attento monitoraggio durante a fase iniziale della sua guarigione”, ha detto un portavoce del primo ministro britannico in una dichiarazione riportata dall’emittente pubblica. “È di ottimo umore”, ha aggiunto il portavoce.

 

Anche a Pasqua “dobbiamo rimanere tutti a casa per il nostro bene e dei nostri cari, e per consentire all’Italia di ripartire il prima possibile. Per questo i controlli sugli spostamenti affidati alle forze di polizia sono stati rafforzati, per scongiurare i trasferimenti nelle seconde case e nelle località turistiche”. Lo dice il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in un’intervista al Corriere della Sera.    “Chi non potrà giustificare i propri spostamenti verrà sanzionato. Però vorrei dire che ‘ognuno di noi è il miglior controllore di sé stesso’: un richiamo all’autodisciplina per il rispetto delle regole come atto collettivo di responsabilità”. Per il Ministro “ce la faremo, ma non si può abbassare la guardia adesso con atteggiamenti irresponsabili” Sarebbe un peccato vanificare “l’immane sforzo compiuto dall’intera Nazione, a partire dal personale sanitario che ha già pagato un tributo altissimo”. I controlli effettuati finora “dimostrano che la stragrande maggioranza degli italiani ha fin qui compreso la gravità dell’emergenza, rispettando il distanziamento sociale”. 

 

Petrolio, accordo per riduzione produzione: Messico non firma

L’accordo, che riduce la produzione a otto milioni di barili al giorno da luglio a dicembre, necessiterà del consenso del Messico per avere effetto Mercati In borsa continua il rimbalzo, nuovo stop per il petrolio 

 

Coronavirus Europa In Spagna si registra un calo nella curva delle vittime causate dal coronavirus. Lo riporta il ministero della Sanità spagnolo, che parla di 683 morti nelle ultime 24 ore per un  totale di 15.238 vittime. E’ quindi salito a 152.446 il totale delle  persone contagiate in Spagna, con un aumento di 5.756 nelle ultime 24 ore, mentre sono 52.165 le persone guarite Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto al parlamento di prorogare fino al 26 aprile lo stato di emergenza, definendolo una “misura essenziale per proteggere la vita e la salute degli spagnoli” contro l’epidemia di coronavirus. Nel discorso tenuto in Aula, il premier ha sottolineato come tale misura stia “funzionando” a fronte di “dati incoraggianti”. “Il fuoco inizia a essere sotto controllo. Siamo vicini all’inizio della discesa – ha aggiunto nel discorso riportato dai media spagnoli – i contagi sono ora del 4%, prima erano sopra il 20%”. Il premier ha quindi annunciato che “tutti i passi” per allentare le restrizioni dovranno quindi essere “scaglionati e molto cauti” perché “un passo falso può portare a una ricaduta”. Sono ancora in crescita i casi di contagio da coronavirus in Germania. Nel suo conteggio quotidiano, il Roberto Koch Institut – che registra solo le segnalazioni ‘ufficiali’ dei vari Laender – parla di 108.202 infezioni: un aumento di 4974 casi rispetto al giorno precedente. Per l’Rki, il numero dei decessi e’ 2107. La Johns Hopkins Unversity conta invece 113.296 contagi e 2349 vittime complessive, bilancio quasi identico a quello della Zeit online – che incrocia i dati del Koch Institut con quelli dell’ateneo americano più quelli via via in arrivo dalle fonti sanitarie locali – secondo cui i contagi sono 113.236 e le vittime 2313. Il Belgio ha registrato il numero più alti di decessi quotidiani ieri, con 283 morti legati all’epidemia di Coronavirus che portano il totale a 2.523, ma si conferma il miglioramento della situazione negli ospedali. Il numero totale di casi di Covid-19 è salito a 24.983, dopo che ieri sono stati registrati 1.580 positivi, hanno detto i portavoce del ministero della Sanità durante la conferenza stampa quotidiana sulla situazione dell’epidemia. in Olanda le autorità sanitarie riferiscono nel loro bollettino quotidiano sulla pandemia da coronavirus che da ieri sono stati segnalati 237 ricoveri ospedalieri (meno dei 308 di ieri), 148 morti e 1.213 persone sono risultate positive. Il Centro Rivm precisa però che non tutte queste persone sono state ricoverate in ospedale o sono morte nelle ultime 24 ore. Complessivamente il numero dei decessi è di 2.396 mentre i contagi sono 21.762. 

 

Bolzano, bimba morì dopo aver sbattuto la testa. Condannati a risarcimento insegnante e scuola che dovranno pagare insieme alla provincia, un milione di euro I fatti risalgono al 29 ottobre del 2009 nel cortile durante la ricreazione, Manal sbattè la testa violentemente. Tornata in classe stette male e l’insegnante chiamo i genitori senza riferire l’accaduto. La bambina di 7 anni fu portata al pronto soccorso, operata e dopo due giorni di coma morì. Oggi il tribunale civile di Bolzano ha condannato al pagamento un’insegnante, l’istituto scolastico Bolzano Europa 2, e la provincia al pagamento, in solido tra loro, di un milione di euro ai familiari di Manal Benhaddou.