LA BOTTEGA RINASCIMENTALE DI ANDREINA RIMARRÀ NEI SECOLI

Di Mario Rigli

 

Quando la invitai ad una una mostra che stavo curando era quasi una ragazzina. Forse “ragazzina” è esagerato per una donna che aveva 28 anni, ma i nostri non sono i tempi di Masaccio e la maturazione arriva dopo. Andreina nel 98 stava comunque cercando di affrancarsi da potenti “influssi” e cercava la sua via.


La mostra si intitolava “Da Diamante a Filippino”. Era evidente il mio riferimento al mio grande concittadino del ‘400 Fra Diamante de Feo, alter ego e capo bottega di Filippo Lippi, spesso autore di opere attribuite al “capo” e maestro di personaggi come Filippino, Botticelli e Pier Matteo D’Amelia.
Conoscevo Andreina da molto di più di quella mostra del 98, per questo la invitai insieme ad altri 11 artisti della mia terra. Poi ci siamo frequentati ancora, fino a 12 anni fa, quando ci siamo incontrati “de visu” per l’ultima volta.


I contatti, naturalmente ci sono sempre stati, è facile oggi con i social, sapevo bene del suo immane lavoro, che avevo visto all’inizio, un lavoro grandioso che è iniziato 26 anni fa.
Ma era ormai trascorso del tempo ed i progressi li potevo apprezzare solo in rete.

Ci siamo decisi, Lisa ed io ad andare a trovare la nostra amica ed il suo lavoro.
Che dire? Sono rimasto sbalordito ed esterrefatto, in senso positivo, entusiasta di quella meraviglia che Andreina stava lasciando al mondo. Il suo discorso fatto di minuscole pietre colorate, di tessere vetrose e brillanti, ma non solo, era ed è un messaggio all’Umanità, un invito a camminare, ad intraprendere un nuovo percorso verso la bellezza dell’anima e della materia.
Opere come questa che durano decenni, di solito trovano ospitalità in grandi chiese di grandi città, non in città di provincia, tanto meno in piccoli comuni di città di provincia. Ma forse anche in questo risiede la grande originalità del mosaico di Andreina.

 

 

Siamo stati a lungo con lei, ci ha spiegato ogni scena del maestoso lavoro, ci ha offerto il caffè, abbiamo parlato di poesia, musica oltre che di pittura, abbiamo appreso anche delle attività collaterali dell’associazione. Si “Il mosaico di Andreina” o meglio l’associazione “Ezechiele” si occupa anche di molto altro. Ha una scuola di Musica, laboratori di pittura e mosaico, di scultura, di musica, di musicoterapia. E’ presente nell’aiuto ai diversamente abili, ai down, ai detenuti in semilibertà, ai profughi, nelle tossicodipendenze, nelle malattie psichiatriche.

Del resto per chi conosce Andreina, anche questi sviluppi erano facilmente immaginabili, per chi è “pieno dentro” come lei di etica e di estetica, fra loro inscindibili, non può che estroflettere la sua anima all’esterno, agli altri.
Siamo andati via ricolmi di bellezza e di amicizia, ci siamo promessi di tornare presto dalla nostra amica e dal suo lavoro monumentale.
E la notte li ho sognati entrambi, lei ed il suo lavoro. L’ho immaginata come Fra Diamante nella Cappella Sistina che organizzava quella grande bottega. Andreina-Fra Diamante gestiva e ispirava insieme in una bottega di sogno il Perugino, Botticelli, il Ghirlandaio, Cosimo Rosselli, Biagio D’Antonio, Bartolomeo della Gatta, Pier Matteo d’Amelia, Luca Signorelli, Pinturicchio e Pietro di Cosimo. E questa volta i collaboratori non venivano solo dalla Toscana, dall’Umbria o dall’Italia, ma da tutto il mondo. E ho immaginato, dopo, i rumori dei pulmann delle scolaresche e dei turisti in un parcheggio costruito ad hoc perché si potesse ammirare una grande opera in un piccolo borgo come Indicatore.


A presto Andreina..

#MarioRigli

Nato a Terranuova Bracciolini il 7-7-49. Si è occupato di poesia e narrativa da sempre. Ha partecipato, con importanti riconoscimenti, a numerosi premi letterari nazionali e internazionali. Nel corso del 1985 ha pubblicato il volume di racconti “Laurine” presso l’Editore “La Ginestra” di Firenze, ha ottenuto la targa di rappresentanza alla decima edizione del Premio Casentino, il Primo Premio Assoluto al “Cardo d’Argento”, il 1° assoluto a Concorso Internazionale “Natale di Pace” a Roma. Per il complesso della sua attività gli è stato conferito il riconoscimento “Gli Etruschi” a Roma. Nel 1986 ha conseguito il Premio Speciale “Trofeo delle Nazioni” a Roma, il 2° ex-aequo per la poesia al concorso “Federico Garcia Lorca” , il 6° premio per la narrativa alla XVI edizione del premio “San Valentino” di Terni, il Trofeo di Rappresentanza alla undicesima edizione del “Casentino”, il 5° ex-aequo per la poesia al premio “Città di Cava”: Nello stesso anno gli è stato conferito il riconoscimento “I Protagonisti”. Nel 1995 ha pubblicato la raccolta poetica “Immaginato nettare” con l’editore carta verde e nel 1998 la raccolta poetica “A ticket to hell” a due mani con il figlio Filippo sempre per l’editore Carta Verde. Suoi lavori recenti sono “Schegge di Luna” pubblicato in arabo nel 2013 ad Amman in Giordania traduzione e prefazione del poeta e traduttore Nizar Sartawi. Una pubblicazione a Mombay sempre nel 2013 in lingua hindi da parte della poetessa e traduttrice Vijaya Kandpal. La traduzione e la prefazione per il poeta arabo candidato al nobel per la poesia Munir Mezyed del volume “Le uve della vigna del cielo” pubblicato in Italia da Albatros nel 2011. Ha partecipato come unico autore italiano alla antologia poetica internazionale “The second genesis” pubblicata a Waipur India. Nel 2014 è stato coautore del libro “Intelligenze per la pace” insieme a Gianmario Lucini per le edizioni CFR. Nel 2014 ha scritto la prefazione e illustrato il libro “Le luci del Pratomagno di Ulisse Giovannuzzi. Nel 2015 ha scritto la postfazione del volume : “Storia di una mattonella di graniglia” di Fernando Poccetti. Nel 2016 ha tradotto in Italiano e ha fatto la prefazione per il volume “The birth of a poet” del poeta libanese Mohammad Ikbal Harb edito da Inner Child Press (Usa) e ha partecipato con sue poesie alle antologie internazionali “Morocco” e “Aleppo” sempre edite da Inner Child. Nel 2017 si è tenuta una sua retrospettiva nella sala del Consiglio Comunale di Terranuova Bracciolini, di pittura, scultura, poesia, narrativa e musica di quarant’anni del suo lavoro. Nel novembre del 2017, come paroliere è uscito il suo CD “Poesie in Musica” musicato, arrangiato e cantato da Fabio Martoglio. Le sue poesie sono tradotte in inglese, francese, spagnolo, portoghese, macedone, russo, arabo, hindi, pagasinian, tedesco . Suoi racconti e poesie sono presenti in antologie e riviste. Come pittore e scultore ha partecipato a molte mostre regionali e nazionali.