IN BASSO NELLA CLESSIDRA

DI MARIO RIGLI

 

E non si vogliono decidere i capelli
a prendere tutto il colore della neve,
non ce la fanno, qualche rimasuglio
di nero e giovinezza si aggrappa forte,
non vuole cedere, argento allora
invece che niveo è il loro aspetto,
argentei i capelli come l’orecchino
al lobo forato al tempo del nero dei capelli.
E macchia mediterranea sembrano
le sopracciglia di peli ingrossati e intricati
dove il bianco ramifica velocemente.
Ma sono i rivoli, i tratturi, le crepe,
le linee scavate nel profondo della carne.
testimoni di gioie e amarezze,
di felicità profonde e tristezze abissali,
di una corsa ad ostacoli nei giorni,
una corsa che ancora ti reclama,
che dicono che molta della sabbia
è scivolata nel lato inferiore della clessidra.
(m.r.)