“IL FUTURO DELL’EUROPA SI DECIDE NEL MEDITERRANEO”, MARCO MINNITI A STERN

DI ENNIO REMONDINO

L’ex ministro dell’Interno intervistato dal settimanale tedesco Stern fa il quadro della situazione su sicurezza, migranti e stato dell’Unione europea. E lancia un forte allarme. «Il caos in Libia mette in pericolo la nostra sicurezza».

«Am Mittelmeer ist die gigantischste geopolitische Umwälzung der vergangenen 100 Jahre im Gange»

«Nel Mediterraneo è in corso il più gigantesco sconvolgimento geopolitico degli ultimi 100 anni»
«Ci sono forze militari russe e turche in Siria e Libia. Basi russe permanenti nella Libia orientale e una Turchia che controlla la più importante rotta migratoria attraverso il Mediterraneo verso l’UE: sarebbe un incubo per l’Europa ».

«Noi europei abbiamo un debito con la Libia»

«Nel 2011 siamo intervenuti militarmente per rovesciare il dittatore Muammar al-Gheddafi. Ma a tutt’oggi non abbiamo ancora un’idea concreta di come dovrebbe essere la ricostruzione della Libia».

Libia cruciale per tre motivi

«È la principale testa di ponte per le migrazioni attraverso il Mediterraneo. Le sue enormi riserve di petrolio e gas sono di grande importanza per l’approvvigionamento energetico europeo. E la Libia è centrale nella lotta al terrorismo. Se i combattenti della IS cercano di raggiungere l’Europa dopo il crollo del califfato, è attraverso la Libia».

L’Europa sottovaluta il Mediterraneo

Secondo l’ex ministro l’Europa ha sottovalutato gli sviluppi in Libia e in tutta l’area del Mediterraneo. «L’Europa ha sempre considerato il Mediterraneo come un palcoscenico secondario. Questo è ancora più vero dal 1989. L’insieme dei paesi dell’ex blocco orientale sono stati al centro dell’attenzione. I vecchi nemici sono diventati partner, la NATO si è espansa verso est. Ciò che rimaneva era la minaccia della Russia. Ma ora è successo qualcosa che solo pochi anni fa sembrava inimmaginabile. La minaccia proveniente dall’Oriente si è spostata verso il Mediterraneo».

La Nato a est Russia nel Mediterraneo

«Le forze militari russe e turche sono in Siria e in Libia. Nel Mediterraneo è in corso il più gigantesco sconvolgimento geopolitico degli ultimi 100 anni. Una presenza militare nel Mediterraneo è stato l’obiettivo della Russia fin dai tempi degli zar. Basi russe permanenti nella Libia orientale e una Turchia che controlla la principale rotta migratoria verso l’UE». «La Libia potrebbe dividersi in una parte orientale sotto l’influenza di Mosca e una parte occidentale sotto l’influenza di Ankara. Sarebbe un drammatico scacco matto per l’Europa».

«Scacco all’Europa, ed è questo che Russia e Turchia, tra tutte le loro ostilità, hanno in comune. E l’Europa deve reagire rapidamente».

O Europa unitaria o niente di fatto

«Nessun paese europeo può fare qualcosa lì da solo. Non l’Italia, non la Francia, non la Germania». Nella lunga intervista –sintesi da Stern (https://www.stern.de/politik/ausland/marco-minniti—was-in-libyen-passiert–ist-entscheidend-fuer-europas-sicherheit–9418148.html)- si è parlato anche della questione migranti tornata al centro del dibattito politici non solo in Italia.
«Ricordiamoci: non è stata una crisi economica a rendere forte il populismo di destra in tutta Europa. È stata una migrazione incontrollata. Oggi la Turchia controlla due rotte migratorie verso l’Europa: attraverso i Balcani e attraverso il Mediterraneo. Questo mi preoccupa».

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