IL DESTINO TRAGICO DI CAROLE LOMBARD E L’AMORE DI CLARKE GABLE

Di Fabrizio Falconi

Foto: The Saturday evening post

Icona del cinema americano di sempre, Clark Gable, con il suo sguardo ammiccante e i baffetti così alla moda, all’epoca, era uno dei divi in assoluto più famosi a Hollywood, quando nel 1939 sposò Carole Lombard, attrice anche lei, ma più di tutto – nel clima di guerra di quegli anni – “patriota incandescente”.
Fu proprio Carole a convincere il marito, Clark Gable, a “offrire i propri servigi” alla Casa Bianca, avviando insieme un tour di raccolta fondi in favore delle forze armate.
Alla fine del 1941, quando anche gli Stati Uniti d’America erano ormai coinvolti nella seconda guerra mondiale, Carole intraprese un giro propagandistico nell’Indiana, lo Stato nel quale era nata, per vendere obbligazioni di guerra.
Dopo qualche giorno, impaziente di tornare dal marito, decise di far ritorno a casa in aereo, rinunciando al treno, contrariamente a quanto avrebbe voluto sua madre Elizabeth Peters, che la accompagnava.
Era il 16 gennaio 1942 quando il velivolo si schiantò sulle Potosi Mountain, nei pressi di Las Vegas. Carole Lombard e sua madre morirono sul colpo; l’attrice aveva trentatré anni.
Sconvolto, Clark Gable pochi mesi dopo si arruola proprio nell’Aeronautica, forse inconsciamente per cercare di realizzare la stessa morte della moglie.
Nel 1943 partecipa a cinque missioni di bombardamento a bordo dei B-17 sulla Germania, sull’Olanda occupata e anche sul quartiere di San Lorenzo a Roma.
A ogni volo, sotto la tuta d’ordinanza, Gable indossa al collo una scatolina che contiene un gioiello della moglie.
Sopravvissuto alle missioni, ricevette due decorazioni, un’Air Medal ed una Distinguished Flying Cross.
Rientrato in patria al termine del conflitto, Gable non fu più la stessa persona. Anche se riprese a recitare, i suoi personaggi non erano più spensierati e spavaldi: la vitalità di un tempo era perduta. Lo scarso successo di film come Avventura (1945), I trafficanti (1947), Mogambo (1953) portò la Metro-Goldwyn-Mayer a non rinnovargli il contratto.
Fu un periodo negativo per l’attore, sia nel lavoro che nella vita privata.
Nel 1949 sposò Sylvia Ashley, dalla quale divorzierà dopo poco più di un anno di matrimonio, nel 1951. Poco più tardi conobbe Kay Spreckels, una donna che in qualche modo gli ricordava l’amata Carole Lombard, e la sposò nel 1955; fu un matrimonio riuscito e per Gable iniziò un nuovo periodo felice nella vita privata, che lo aiutò a ritrovare serenità e successo anche nella professione.
Clark Gable morì il 16 novembre del 1960 ed è attualmente sepolto accanto a Carole Lombard al Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles.
 
Fabrizio Falconi – 2020
 
Fonti: Francesca Meloni, Quelle vite vissute ad alta quota, Domenica – Il sole 24 ore, 12 maggio 2019
Ha esordito come freelance per testate (Panorama, Paese Sera, Il manifesto), lavorando poi per quasi un decennio alla RAI, prima a RaiStereoUno, poi a Radiodue, sotto la direzione di Corrado Guerzoni. In televisione ha lavorato nel 1990 a Telemontecarlo, poi nel 1991 nella redazione di Mixer, per il quale ha realizzato reportage.
È caporedattore per la testata NewsMediaset del gruppo Mediaset. Dal novembre 2011 è caporedattore del canale all news Mediaset, TGcom24. In narrativa ha esordito nel 1985 con un volume di racconti, Prima di Andare, cui hanno fatto seguito opere di saggistica, narrativa e poesia.
È autore e contributore di diversi blog e siti on line, per argomenti che spaziano dalla spiritualità alla poesia, alla storia della conoscenza e delle radici filosofiche dell’Occidente.