IL BLITZ DI TRUMP ALLA CORTE SUPREMA, CONTAGIATI PER APPLAUDIRE, MAGGIORANZA IN SENATO A RISCHIO

Di Ennio Remondino

La cerimonia per la nomina di Barrett alla Corte Suprema. Così il coronavirus è entrato alla Casa Bianca. Tre senatori repubblicani contagiati. A rischio la maggioranza su cui Trump contava per imporre la sua candidata.

Investigatori a caccia del virus

La prima a denunciare un malessere, mercoledì 30 settembre, è stata Hope Hicks, la fedelissima di Trump tornata al suo fianco per la campagna elettorale, e prima sospettata. Ma, ricostruiti gli ultimi frenetici giorni di campagna elettorale, e i vari appuntamenti a cui il presidente era sempre senza mascherina né distanziamenti di alcun tipo, dice altro e peggiora anche politicamente la partita. Tra i positivi, due senatori repubblicani che erano presenti alla cerimonia per la candidatura di Amy Coney Barrett a giudice della Corte Suprema, sabato 26 settembre. Sei i positivi , dove i positivi ma le strade e le velocità nel colpire del virus sono molte e misteriose.

26 settembre: la nomina di Barrett

L’evento più sospettato come «focolaio» dei contagi alla Casa Bianca, la cerimonia nel Giardino delle Rose in cui Donald Trump nomina Amy Coney Barretta a candidata giudice della Corte Suprema. Sulla fretta strategica con cui Trump ha celebrato questa nomina c’erano state più riserve, anche di sicurezza: la cerimonia non ha rispettato alcuna regola di distanziamento, come si vede nei posti degli invitati, e nessuno indossava la mascherina. Alla nomina hanno partecipato, e poi si sono rivelati positivi: Thom Tillis e Mike Lee, senatori di North Carolina e Utah. Poi il terzo che lì non c’era, Ron Johnson.

Bilancio contagi attuale e non definitivo

E il presidente che voleva una Corte suprema smaccatamente amica se il risultato delle elezioni fosse finito in tribunale – per questo strillava preventivamente al broglio- ma proprio i suoi bacilli potrebbero aver tolto di mezzo i tre senatori e quella maggioranza al senato sui coi il presidente contava per beffare l’opposizione democratica. che gli servivano per portare a casa la nomina. Mike Lee, Thom Tillis e Ron Johnson giurano che si isoleranno per 10 giorni e torneranno, ma sarà il maligno e pericoloso coronavirus a decidere. Lee e Tillis sono anche membri della commissione giustizia che tra due giorni darà inizio all’audizione di Amy Barrett prima di votarla al senato.

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Ennio Remondino, nato a Genova 1 novembre 1945.
Giornalista, corrispondente estero, inviato di guerra Remocontro.it la virtù del dubbio, spazio giornalistico aperto.
Libri:
Da Belgrado in diretta telefonica (coautore) con Rosanna Cancellieri, Manni Editori, 1999
La televisione va alla guerra, Sperling & Kupfer, 2002
Tutti sporchi comunisti?, Sperling & Kupfer, maggio 2003
Senza regole. Gli imperi televisivi all’assalto dell’Europa, Editori Riuniti, 2004. Niente di vero sul fronte occidentale. Da Omero a Bush, la verità sulle bugie di guerra, Rubbettino Editore, 2009